Sulla oramai nota questione dei fondi del Carroccio, col Tesoriere leghista Centemero indagato e Matteo Salvini sotto pressione per una vicenda che rischia di gettare delle pesanti ombre sulla gestione del partito che ha “ereditato” da Bobo Maroni e Umberto Bossi, si sta consumando quella che, ovviamente in senso politico e scritta tra virgolette, è la vendetta del Movimento 5 Stelle nei confronti dell’alleato di Governo. Infatti, incalzato sul tema delle legalità sbandierata spesso ai pentastellati in campagna elettorale, il vicepremier Luigi Di Maio ha chiesto chiarimenti al suo omologo agli Interni, spiegando che la vicenda non va “minimizzata”. Piccata è stata la replica di Salvini e di altri eminenti esponenti del Carroccio ma il botta e risposta non si è chiuso lì tanto che oggi anche Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli, capigruppo del M5S alla Camera e al Senato, hanno annunciato che il loro Movimento non transige su questo argomento e nel decreto cosiddetto “Spazzacorrotti” introdurrà norme per tutelare la trasparenze sui finanziamenti ai partiti e fondazioni. Malumori ma bocche cucite sul fronte Lega dove, per evitare uno strappo, per adesso si è preferito incassare e lasciare la replica ufficiale, a quello che è visto come un fuoco amico, al leader. (agg. di R. G. Flore)
BELOTTI, “TESORETTO E’ DI DEBITI…”
La Lega respinge al mittente le nuove accuse, sottolineando che il presunto tesoretto è composto dai debiti. Ecco le parole del deputato Daniele Belotti: «C’è davvero la massima tranquillità. Siamo certi che la Lega non abbia alcun tesoretto in giro per il Lussemburgo o chissà quale altro paradiso fiscale. Al contrario, il nostro tesoretto semmai è di debiti». Continua il leghista, come riporta Bergamo News: «Dopo trent’anni di battaglie la Lega arriva al referendum per l’autonomia della Lombardia e poco dopo alle elezioni politiche e regionali; di fronte a tre appuntamenti così importanti in cui si gioca la sopravvivenza del movimento, se davvero avessimo avuto due euro sparsi in giro per il mondo, non li avremmo portati a casa e utilizzati per questa causa? Invece abbiamo fatto campagna elettorale senza soldi, con i conti bloccati chiedendo una mano ai fornitori e uno sforzo a candidati e militanti». E aggiunge: «La Lega ha già pagato in modo pesante. Di fronte a trecentomila euro accertati di fondi pubblici utilizzati in modo non corretto, ci troviamo a dover rimborsare 49 milioni». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
“CACCIA A TESORETTO CHE NON ESISTE”
Una caccia al tesoro che non esiste: così gli esponenti bergamaschi della Lega commentano l’inchiesta della Procura di Bergamo sui fondi del Carroccio. Come riporta bergamonews.it, Alberto Ribolla ha sottolineato: «Ho molta fiducia nei confronti di Giulio Centemero. Lo conosco da vent’anni ed è un amico. La Lega ha operato con trasparenza, non abbiamo nulla da nascondere». Queste, invece, le parole del consigliere segretario in Regione Lombardia Giovanni Malanchini: «La situazione mi pare chiara ma voglio fare mie le parole di Salvini. È giusto che ognuno faccia il suo mestiere, auspicando che la vicenda si chiuda il prima possibile perchè l’incertezza non fa bene a nessuno. Per conoscenza delle figure professionali in causa esprimo la massima fiducia in chi ha gestito la cosa. Ripeto, è opportuno che le cosa si chiariscano il più velocemente possibile: ne va del rapporto di chiarezza con chi ci sta permettendo di governare». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
UNA VENDETTA DI DI MAIO?
La nuova inchiesta sui fondi della Lega ha creato ulteriori tensioni nella maggioranza gialloverde. La presa di posizione del Movimento 5 Stelle di ieri non è affatto piaciuta al Carroccio, con la nota firmata nero su bianco dai due capigruppo D’Uva e Patuanelli che ha mandato su tutte le furie i leghisti. «Mi cadono le braccia» il commento di Matteo Salvini, ma c’è di più come riporta La Stampa: «I leghisti sospettano che si tratti di una vendetta di Di Maio, infastidito dall’iniziativa del ministro dell’Interno con gli imprenditori». A stupire è la forma scelta dal M5s: prima una battuta volante di Luigi Di Maio in un’intervista all’Adnkronos, «chiederò chiarimenti a Salvini, sono certo che non minimizzerà», e poi un comunicato ufficiale. Attesi nuovi aggiornamenti nelle prossime ore… (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
SALVINI: “MI CADONO LE BRACCIA”
Dopo l’affondo di Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli, capigruppo M5S di Camera e Senato, che hanno invitato Matteo Salvini a “non minimizzare” l’inchiesta sui fondi della Lega che vede indagato il tesoriere Centemero arriva direttamente da Israele, dove si trova in visita ufficiale, la replica del ministro dell’Interno. Salvini, come riportato dall’Huffington Post, ha dichiarato:”Non minimizzo, chiedo solo che facciano in fretta, stanno cercando milioni di euro” che “non ci sono“, mi auguro “che facciano bene e facciano in fretta, sono assolutamente sereno“. Rispetto alla punzecchiatura da parte degli alleati di governo, Salvini ha risposto:”Non evado dalla risposta, sicuramente quando tocchi con mano uno degli ultimi confini” armati “quando torni alla cose italiane a volte ti cadono le braccia“. (agg. di Dario D’Angelo)
FONDI LEGA, M5S: “SALVINI NON MINIMIZZI”
Fondi Lega, il Movimento 5 Stelle prende posizione e chiede a Matteo Salvini di non minimizzare l’accaduto, auspicando trasparenza dall’alleato di Governo. Vi abbiamo raccontato della nuova inchiesta della Procura di Bergamo, che ha iscritto nel registro degli indagati il tesoriere del Carroccio Giulio Centemero: l’ipotesi di reato è finanziamento illecito ai partiti sulla base degli atti sul sostegno dell’imprenditore Luca Parnasi all’associazione Più Voci. «Ognuno faccia il suo lavoro. Non c’è nulla da trovare né da cercare. Spero facciano in fretta», le parole del ministro dell’Interno nonché segretario federale della Lega Matteo Salvini, ma i pentastellati chiedono chiarezza: «Siamo certi che la Lega fornirà ulteriori chiarimenti sul caso Centemero. E ci auguriamo che Salvini non minimizzi la vicenda. Una cosa è doverosa dirla: da sempre ci battiamo contro i finanziamenti illeciti ai partiti, perché in un Paese civile non devono esserci interessi esterni a influenzare l’attività delle forze politiche presenti in Parlamento», così in una nota i capigruppo M5S di Camera e Senato Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli.
M5S A SALVINI: “NON MINIMIZZI”
Proseguono Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli: «Per quanto riguarda le fondazioni legate ai partiti, vogliamo quella trasparenza che per troppo tempo è mancata in Italia. Per questo motivo nello ‘spazzacorrotti’, che approveremo nelle prossime settimane, prevediamo norme che garantiranno assoluta trasparenza sui finanziamenti di cui beneficeranno partiti, movimenti e fondazioni collegate». Intervistato dai colleghi di Adnkronos, il leader politico del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio ha aggiunto: «Chiederò chiarimenti a Salvini, sono certo che non minimizzerà. Prima di dichiarare pubblicamente bisogna parlare con i nostri contraenti del contratto di governo, ma sicuramente Salvini non minimizzerà…». Attesi aggiornamenti nelle prossime ore sulle nuove indagini sul Carroccio, già al centro dell’inchiesta riguardante la sparizione dei 49 milioni di euro…