Pierpaolo ha 35 anni ed è affetto da fibrosi cistica, una malattia genetica degenerativa. “Colpisce soprattutto i polmoni, e alla lunga si arriva all’insufficenza respiratoria cronica. Lui studia(va) Biologia all’università, ma da poco si è dato agli spettacoli teatrali. Titolo: Senza fiato. Una risata vi seppellirà. A me la fibrosi cistica… forse. A interpretare un suo testo c’è un grande attore, cresciuto a pane e teatro. Si chiama Flavio Insinna e, col leggio d’ordinanza, inizia la recita. “Vorresti fare di tutto, tante esperienze che ti restano precluse. Ti senti una persona anziana in un corpo giovane. È come respirare con una cannuccia”. Per bocca di Insinna, Pierpaolo invita a provarci: “Ecco come mi sento quando sto discretamente”. [agg. di Rossella Pastore]
Ospite su Rai1
Flavio Insinna racconterà la storia di Pierpaolo Baingiu questa sera a “Festa di Natale”, programma condotto da Antonella Clerici per sostenere la maratona di Telethon. L’occasione sarà perfetta per parlare di alcune malattie genetiche tra le quali la fibrosi cistica di cui è affetto lo stesso Pierpaolo. Nato a Nuoro, ha dovuto lottare con la vita fin dalla sua nascita quando le sue condizioni di salute sono apparse subito molto gravi, rendendo necessario l’immediato trasferimento all’ospedale di Cagliari. Dopo un intervento chirurgico al quale fu sottoposto, restò in coma per diversi giorni ma al suo risveglio il piccolo e i suoi genitori dovettero subito fare i conti con una difficile realtà: la fibrosi cistica. La probabilità di contrarre la malattia, se si è figli di genitori portatori sani come nel caso di Pierpaolo, è di una su quattro. Oggi la vita media di un soggetto affetto da fibrosi cistica è di circa 40 anni.
COS’È LA FIBROSI CISTICA
Pierpaolo Baingiu
sarà protagonista della “Festa di Natale” grazie alla lettura di un suo monologo, che parla della sua battaglia contro la fibrosi cistica. Tale malattia altera le secrezioni di molti organi che, risultando più dense, disidratate e poco fluide, contribuiscono al danneggiamento degli organi stessi. A subire i maggiori danni sono soprattutto i polmoni in quanto al loro interno il muco tende a ristagnare, generando infezioni e infiammazioni che tendono a causare una grave insufficienza respiratoria. La fibrosi cistica è nota comunemente anche come “la malattia del bacio salato“, perché la pelle sudata rilascia il sapore del sale. Intervistato dal portare Tpi.it, Baingiu ha spiegato di vivere costantemente con la flebo attaccata al braccio, da utilizzare in caso di necessità: “Ne faccio una ogni sei ore, l’ultima finisce alle 2 di notte, più gli innumerevoli medicinali che devo prendere, compresa l’insulina visto che ho anche il diabete”. E per migliorare le aspettative di vita, da quando ha 21 anni, Pierpaolo ha iniziato una cura dove ogni tre mesi deve stare attaccato per due settimane a una flebo di antibiotici.
LA STORIA DI PIERPAOLO
La fibrosi cistica non spaventa Pierpaolo Baingiu, che ha deciso di frequentare l’università nonostante i genitori inizialmente fossero contrari. Non solo, ha avuto la fortuna di incontrare Silvia, la sua anima gemella che è diventata sua moglie nell’agosto del 2016. E proprio nel giorno del matrimonio, lui era in attesa del trapianto di polmone ed era consapevole che la chiamata dall’ospedale avrebbe potuto arrivare da un momento all’altro. Ha spiegato a Tpi.it: “Vedi, sembra assurdo, ma un donatore potrebbe garantire la vita di un altro, una morte che mantiene un’altra persona in vita“. Per raccontare la sua storia, Pierpaolo ha scritto un monologo intitolato “Una risata vi seppellirà” che questa sera presenterà all’interno del programma “Festa di Natale” nel quale il realismo delle sue condizioni di salute andrà ad unirsi all’inconfondibile sarcasmo di Baingiu. Scritto in sole due settimane, il monologo parla della vita fra una flebo e l’altra: “La fibrosi cistica spiegata a un profano? È come respirare sempre attraverso una cannuccia“.