L’impresa era ardua: fare la controfigura di Milla Jovovich, la bella attrice specializzata in film di super-azione. Film in gran parte realizzati con il computer, ma il personaggio della controfigura ci vuole ancora oggi. Ci voleva nel 2015, quando si stava girando «Resident Evil: The Final Chapter». Fu scelta una modella sudafricana, Olivia Jackson. Numerosi i ruoli che aveva già interpretato a Hollywood ad esempio per Charlize Theron o Gwyneth Paltrow. Aveva preso parte inoltre alla serie Star Wars.
OLIVIA JACKSON, LA CONTROFIGURA DI MILLA JOVOVICH
Mai avrebbe immaginato, pur facendo un mestiere pericoloso, quello a cui sarebbe andata incontro facendo la controfigura di Milla Jovovich. Si schiantò contro il braccio metallico di una telecamera e finì in coma per 17 giorni. Ma una volta uscitane, a parte aver salva la vita, quello che l’aspettava le avrebbe rovinato la carriera e non solo. Fu sottoposta ad amputazione del braccio sinistro. Adesso, tre anni dopo, ha deciso di chiedere il risarcimento dei danni: vuole 2,5 milioni di dollari. Non si sa perché abbia aspettato tanto, visto che la motivazione della richiesta è evidente e fondata: è disoccupata, guadagnava 20mila dollari al mese prima dell’incidente. A essere citati per il risarcimento non solo i produttori del film, ma anche il regista Paul Anderson e l’operatore di camera contro cui si schiantò.