Anche i disabili hanno diritto a fare sesso. E’ questo l’appello di Lorenzo Perinetti, 55enne giudice presso il Tribunale di Pavia, da 38 anni seduto su una sedia a rotelle a seguito di un incidente. E’ stato intervistato dai microfoni del programma La Zanzara, su Radio 24, soffermandosi appunto sulle esigenze delle persone diversamente abili, identiche a quelle dei normodotati: «Ho avuto un incidente automobilistico 38 anni fa – racconta – in seguito al quale sono rimasto paralizzato completamente. Sono in sedia a rotelle, ho avuto la frattura di una vertebra cervicale e quindi ho i quattro arti paralizzati. Braccia e gambe. Mi batto perché i disabili possano fare sesso, anche con prostitute. Sono a favore della legalizzazione della prostituzione, così i disabili possono essere facilitati». Lorenzo è anche il presidente di un’associazione di disabili, e si sta appunto battendo per rendere più agevoli i rapporti alle persone con gravi disabilità.
“ANCHE I DISABILI HANNO DIRITTO A FARE SESSO”
«Ho chiamato Escort Advisor (un portale dove si possono prenotare appuntamenti con delle escort ndr) – spiega – e sono riuscito a convincerli a mettere sul loro sito, per ogni escort, la scritta disabili sì/disabili no, per capire se le escort offrono questo servizio. Spesso mi è successo di chiedere a una prostituta e quando dicevo che ero su una sedia a rotelle la risposta era no». Ovviamente la vita sessuale di un disabile non è equiparabile a quella di una persona normodotata, anche se lo stesso Perinetti ammette di non avere mai avuto problemi in tal senso: «La maggiore difficoltà nel fare sesso è la mobilità fisica, poi c’è anche una questione di funzionamento di tutto l’apparato. A me funziona tutto, se per perfettamente si intende come per una persona normodotata, non posso dire di sì, perché ovviamente non funziona allo stesso modo, servono stimoli particolari, condizioni particolari».