Sembra iniziare a delinearsi la dinamica riguardante la strage di Sondrio, l’incidente avvenuto nella tarda serata di domenica in Valtellina, costato la vita a sei persone. Due auto si sono scontrate frontalmente, una Fiat Panda e una 500 x, dopo che una delle due ha imboccato la strada contromano. In base alle ultime indiscrezioni emerse sarebbe stata la Panda, guidata dalla 26enne Jessica Capelli, e con a bordo quattro ragazzi compresi fra i 20 e i 33 anni (tutti deceduti dopo lo schianto), ad aver commesso la manovra errata, percorrendo la strada nel senso opposto e scontrandosi con il piccolo suv Fiat. Sui social, appena si è diffusa la notizia in merito alla responsabilità, è stata presa d’assalto la pagina Facebook di Jessica, riempita di insulti per quanto successo. Nonostante l’indagine non sia ancora chiusa, il popolo della rete avrebbe già condannato la ragazza, che ricordiamo, è anch’essa deceduta nel tremendo impatto. Per queste ragioni il profilo social della giovane è stato chiuso, evitando così che si gettasse ulteriore fango su di lei. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
STRAGE DI SONDRIO: ANCORA POCO CHIARA LA DINAMICA
Non è ancora bene chiara la dinamica del tremendo incidente avvenuto ieri notte sulla Statale 38 nei pressi di Sondrio e che è costato la vita a sei persone di cui cinque di giovane età: lo scenario che si sono trovati di fronte i soccorritori era difficile da raccontare, stando ad alcune testimonianze, con le due automobili letteralmente accartocciate su se stesse anche se non è ancora chiaro se l’impatto frontale sia dovuto a un errore dell’altro conducente o se invece sia stata la Panda su cui erano a bordo i giovani tutti residenti nella Valtellina ad aver perso il controllo e aver invaso di fatto l’altra corsia di marcia. Mentre sui social si moltiplicano i messaggi di cordoglio da parte degli amici delle giovani vittime ma pure dell’altro uomo morto nello schianto, qualcuno fa notare la pericolosità di quel tratto di strada dove c’è la confluenza con una arteria provinciale, e dove sono freschi dei lavori che potrebbero anche aver indotto in errore la ragazza alla guida della Panda o l’altro conducente. (agg. di R. G. Flore)
IL CORDOGLIO SUI SOCIAL
Una tragedia immane quanto avvenuto nella serata di ieri a Sondrio, dove sei persone sono morte a seguito di uno scontro frontale fra due auto. Si è stretta nel dolore la Valtellina visto che dei cinque ragazzi deceduti, tutti fra i 20 e i 33 anni, quattro di essi risiedevano a Tirano, un paese della zona. Fra questi anche la 26enne Jessica Capelli, colei che si trovava alla guida della Fiat Panda al momento dello scontro con la 500 X del 52enne di Como. La sua pagina Facebook è stata invasa da decine di messaggi struggenti. «Resterai la mia cugina fuorissima – si legge – buon viaggio Jeje un giorno staremo di nuovo insieme, ti voglio e ti vorrò sempre bene», e ancora «Riposa in pace, piccola Jeje». Ancora da chiarire quanto sia accaduto, visto che si sa solo che una delle due auto ha preso contromano la strada che da due corsie si restringe a una, centrando in pieno il mezzo che sopraggiungeva in direzione opposta: l’impatto è stato violentissimo, con i cinque ragazzi che sono morti sul colpo mentre l’auto del comasco ha preso fuoco. Ricordiamo che in Valtellina è stato proclamato lutto generale per oggi, domani e mercoledì, in segno di rispetto per i famigliari delle vittime. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
STRAGE DI SONDRIO: LA LETTERE DEL PREFETTO
Una tragedia immane quanto avvenuto nella serata di ieri a Sondrio, dove sei persone sono morte a seguito di uno scontro frontale fra due auto. La Valtellina è in lutto, e questa è la nota ufficiale inviata ai media locali da parte del prefetto di Sondrio, Giuseppe Mario Scalia: «Per la morte dei nostri figli – scrive – sono colpito e affranto da un indicibile dolore. Sono vicino all’immenso dolore dei genitori e familiari delle vittime che incontrerò. Invito tutti i genitori della provincia di Sondrio – ha proseguito Scala – ad abbracciare forte i propri figli, a stare loro vicini e a parlare della preziosità della vita». Quindi il prefetto di Sondrio conclude: Auspico che tutti i sindaci di Valtellina e Valchiavenna proclamino il lutto cittadino nel rispetto del principio costituzionale di libertà e nel modo da ciascuno ritenuto più consono». Dei sei morti, cinque ragazzi avevano fra i 20 e i 33 anni, e quattro di essi risiedevano a Tirano, un paese della zona. Ricordiamo che in Valtellina è stato proclamato lutto generale per oggi, domani e mercoledì, in segno di rispetto per i famigliari delle vittime. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
VALTELLINA IN LUTTO
La tragedia che si è consumata sulla Statale 38 nella serata di ieri e che ha provocato sei vittime in seguito ad uno scontro frontale causati da un’auto contromano, ha molto scosso il prefetto di Sondrio, Giuseppe Maria Scalia, che in una nota ufficiale ha commentato: “Per la morte dei nostri figli sono colpito e affranto da un indicibile dolore. Sono vicino all’immenso dolore dei genitori e familiari delle vittime che incontrerò”. Lo riferisce il quotidiano Il Giorno che accoglie la lettera aperta del prefetto inviata ai media locali. Scalia ha aggiunto: “Invito tutti i genitori della provincia di Sondrio ad abbracciare forte i propri figli, a stare loro vicini e a parlare della preziosità della vita”. Quindi ha spiegato di aver annullato tutti i suoi altri impegni in programma per oggi, domani e mercoledì in segno di lutto. “Auspico che tutti i sindaci di Valtellina e Valchiavenna proclamino il lutto cittadino nel rispetto del principio costituzionale di libertà e nel modo da ciascuno ritenuto più consono”, ha concluso il rappresentante del governo sul territorio. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
VALTELLINA IN LUTTO
Ha scosso l’intera Valtellina l’incidente avvenuto ieri sera a Sondrio, poco dopo le 22:30. Sei persone sono morte a causa di uno scontro fra due auto, fra cui cinque giovani di età compresa fra i 20 e i 33 anni. L’impatto è avvenuto sulla statale 38 dello Stelvio, in località Cercino, nei pressi di Morbegno, e il prefetto della provincia, Giuseppe Mario Scalia, ha commentato: «E’ una tragedia che ci ha sconvolto e la risposta e il silenzio e la preghiera». Vista tale immagine tragedia, sono stati annullati tutti gli eventi organizzati dalla Prefettura e dagli altri enti istituzionali, che erano previsti nei prossimi giorni in Valtellina, in particolare, per le festività natalizie. Nei prossimi tre giorni la valle si fermerà, con le bandiere che sono state poste a mezz’asta. Alcuni cittadini di Tirano, dove vivevano quattro de cinque giovani morti a bordo della Panda (l’altro era di Bologna), si ripetono: «E’ un lutto per l’intera Valtellina». L’incidente è avvenuto dopo che una delle due auto ha percorso circa mezzo chilometro contromano, anche se non è ancora stata fatta chiarezza in merito a chi delle due auto vetture sia la responsabile, viste le condizioni delle stesse, quasi completamente distrutte. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CINQUE GIOVANI E UN UOMO DI 52 ANNI LE VITTIME
E’ stato un incidente incredibile quello che si è consumato nella tarda serata di ieri, poco dopo le 22.30, sulla Statale 38 dello Stelvio, in Valtellina, dove due auto si sono scontrate frontalmente. Uno dei due mezzi viaggiava contromano ma le condizioni delle due vetture sarebbero tali da non permettere al momento di dire con certezza quale dei due avrebbe causato lo scontro. Una cosa è certa: sei le persone rimaste vittime del terribile incidente, cinque delle quali viaggiavano su una Panda, mentre un uomo di 52 anni a bordo di una Fiat 500 X. Sono state numerose le squadre dei vigili del fuoco intervenuto subito dopo lo scontro frontale. Solo intorno alle 4.30 di questa mattina, spiega Corriere.it, è stato riaperto al traffico il tratto della statale 28 Variante di Morbegno in località Cosio Valtellino (km 7,000), provincia di Sondrio, che dopo le 23 di ieri era stato necessariamente chiuso. Al momento sono in corso tutte le indagini per fare luce sulla dinamica dello scontro frontale tra le due vetture. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
CINQUE GIOVANI E UN UOMO DI 52 ANNI LE VITTIME
Gravissimo incidente verificatosi nella serata di ieri a Sondrio. Negli ultimi minuti sono emersi ulteriori dettagli in merito allo scontro frontale fra due auto che ha provocato ben sei morti. Come riferisce l’edizione online di Repubblica, lo schianto è avvenuto poco dopo le 22:30 di ieri sera, domenica 16 dicembre, e non ha lasciato scampo a cinque giovani fra i 20 e i 33 anni a bordo di una Fiat Panda, e ad un uomo di 52 anni che viaggiava su una Fiat 500 X. Sulla Panda vi erano la guidatrice Jessica Capelli, 26enne di Tirano (Sondrio), e i passeggeri Giada Zerboni, 33 anni, Nicola Porte, 20 anni, Cristian Magaroli, 36 anni, anch’essi di Tirano, e Simone Silvagni, 42 anni, di Bologna. Il conducente della 500 si chiamava invece Andrea Gilardoni ed era residente a Como. Non è ancora ben chiara la dinamica dell’incidente, si sa solo che una delle due auto ha percorso almeno 500 metri in contromano, scontrandosi frontalmente con l’altro mezzo. L’impatto fatale si è verificato presso lo svincolo di Cosio Valtellino, dove le due corsie diventano una sola, poco prima della variante Morbegno inaugurata da poco. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
SONDRIO: FRONTALE MORTALE FRA DUE AUTO
Terribile incidente avvenuto ieri sera in quel di Sondrio: due auto si sono scontrate frontalmente ed il bilancio è tragico, 6 morti. Le vittime hanno fra i 20 e i 33 anni, più un uomo di 52 anni. Questi era a bordo di una Fiat 500 X, mentre gli altri cinque stavano viaggiando su una Fiat Panda quando, per cause ancora in corso di accertamento, si sono scontrati frontalmente sulla strada provinciale Valeriana, nei pressi dell’innesto della statale 38 variante di Morbegno, noto paese in provincia di Sondrio (Lombardia). Stando alle prime ricostruzioni effettuate dalle forze dell’ordine, una delle due auto è entrata contromano sull’innesto della provinciale, per poi andare ad impattarsi con l’altra automobile, causando una tragedia immane. Dei cinque giovani ragazzi occupanti la Fiat Pianda, quattro erano del posto, precisamente di Tirano, mentre uno era originario di Bologna. Il guidatore della Fiat 500 X, invece, risedeva a Como.
SONDRIO: 6 MORTI DOPO SCONTRO FRA DUE AUTO
Dopo l’impatto, la Fiat 500 ha preso fuoco, con il 52enne conducente che è morto intrappolato dalle fiamme, mentre gli altri cinque giovani sarebbero invece morti sul colpo dopo lo scontro con l’altro mezzo. Un incidente tragico che segue un episodio molto simile avvenuto nella giornata di ieri fra Eboli e Battipaglia, dove due ragazzi giovanissimi di appena 17 e 18 anni, sono deceduti a seguito, anche in questo caso, di uno scontro con un’altra automobile. Purtroppo capita spesso e volentieri di riportare queste tragiche notizie, la maggior parte delle quali, di incidenti causati da imprudenza, alta velocità, o manovre errate a seguito di una serata “brava”, un tasso alcolemico sopra la media che porta poi a gesti avventati. Quello degli incidenti mortali continua ad essere un serio problema, nonostante le normative severe, i divieti di bere alcolici sopra una certa quantità, e i vari obblighi stradali. La maggior parte degli incidenti vedono inoltre coinvolti giovani ragazzi che usciti per una serata fra amici, spesso e volentieri non fanno più ritorno a casa.