De Benedetti, Renzi, le Banche Popolari e quella telefonata “sospetta”: il caso che diede forse la “spallata” definitiva all’immagine del Pd a pochi mesi dalle Elezioni del 4 marzo (anche se certamente meno “incidente” rispetto al rapporto tra Maria Elena Boschi e Banca Etruria) vede oggi un nuovo capitolo dopo la richiesta di archiviazione per l’imprenditore ex tessera n.1 del Pd e il non mandato a procedere contro l’ex premier Matteo Renzi. In sostanza il broker di De Benedetti verrà processato per ostacolo alla vigilanza, l’unico “perseguito” per l’investimento dell’Ingegnere sulle Banche Popolari che fece fruttare fino a 600mila euro, il tutto dopo la telefonata registrata (come prevede la legge quando si tratta di investimenti in Borsa, ndr) con l’ex premier Matteo Renzi. Gianluca Bolengo, broker di Intermonte Spa, sarà processato per decisione Consob che per lui ordina l’imputazione coatta, respingendo le richieste della Procura di Roma che invece sollecitava per l’archiviazione dell’indagine, come già avvenuto con Renzi e De Benedetti. Lo riporta oggi il Corriere della Sera, riaprendo in parte il “caso Popolari” che quasi un anno fa mise in difficoltà il Pd con le intercettazioni finite su tutti i quotidiani per settimane.
IL CASO VENNE ARCHIVIATO MA LO SCANDALO RIMASE..
«Compra, compra, Renzi mi ha detto che il decreto passerà»: a parlare è l’Ingegnere Carlo De Benedetti, maxi patron di Repubblica, Olivetti e del Gruppo Espresso: si riferiva al decreto sulle banche Popolari e lo fa con un broker in borsa, per l’appunto Gianluca Bolengo, mettendo la Consob sul chi va là. «Quindi volevo capire una cosa… salgono le Popolari?», chiede De Benedetti, «Sì su questo, se passa un decreto fatto bene, salgono», conferma Bolengo e quindi ancora l’Ingegnere, «Passa, ho parlato con Renzi ieri, passa». Per la Procura però non fu fatto nulla di illecito visto che tanto Renzi quanto De Benedetti non misero nella telefonata alcun riferimento e dettaglio contenuto nel Decreto: De Benedetti dichiarò ai pm di non aver appreso nessuna informazione “price sensitive”, ma «soltanto genericamente di un intervento sulle Popolari in un tempo indeterminato, per volontà del governo». Renzi in una lunga difesa emersa anche durante una puntata di Porta a Porta spiegò «Tutto quello che ho fatto sulle popolari è pubblico e nelle mani della procura della Repubblica di Roma dove sono stato sentito da testimone. Quello che abbiamo fatto è perfettamente lecito. Perfino su Repubblica il giorno prima si parlava di quel provvedimento». Ricordiamo che la telefonata avvenne il 16 gennaio 2015 ma emerse solo nel gennaio di 3 anni dopo, a soli 3 mesi dalle Elezioni provocando un nuovo “scandalo” mediatico tra Pd e Banche seppur non vi sia stato nulla di illecito. Oggi il giudice Gaspare Sturzo – riporta il CorSera – spiega che Bolengo avrebbe dovuto informare la Consob riguardo a tale passaggio di notizie: per questo motivo il broker verrà processato per ostacolo alla vigilanza.