Uno scherzo probabilmente, per quanto di cattivo gusto, quello fatto al parroco di Santa Teresa del Bambin Gesù di Bologna durante il concerto natalizio. Non si può infatti pensare che la gente possa essere così rimbambita oggigiorno (anche se molti lo sono veramente) da cantare “Bella ciao” in una chiesa. E’ quello che è successo a un certo punto quando dalla scaletta che il corso stava seguendo è uscito fuori proprio il canto partigiano. Il video è stato condiviso sui social, qualcuno avrebbe dovuto alzarsi e protestare, il parrocco chiedere di interrompere il canto, ma ha solo commentato di non aver visionato la scaletta prima dell’inizio del concerto e di essere stato preso di sorpresa. Si sono lamentati alcuni esponenti del centrodestra bolognese.
BOLOGNA, “BELLA CIAO” IN CHIESA AL CONCERTO DI NATALE
Dopo una serie di canti tradizionali di Natale, il coro devia dal repertorio classico e passa a “Bella ciao”. L’attacco è sottovoce, appena sussurrato. E il breve video della performance ha fatto subito il giro del web. «Cosa c’entra il canto simbolo della Resistenza con una rassegna natalizia in chiesa?», sbotta Galeazzo Bignami, deputato di Forza Italia. «Ritengo inaccettabile che un canto di guerra partigiano (cioè di una parte) e divisivo, connotato evidentemente e notoriamente da un significato politico, venga eseguito in quel contesto e in questo momento». Per il deputato è inaccettabile, e così sarebbe stato se avessero cantato Faccetta nera. «Il discorso vale per qualsiasi altra canzone di qualsiasi altra parte politica». Il parroco, don Massimo Ruggiano, si è detto «dispiaciuto» dal clamore suscitato dall’iniziativa. E chiede scusa: «È stato un errore di cui mi scuso, ma compiuto assolutamente senza alcuna intenzione provocatoria, polemica o di divisione. Le cose sono andate esattamente così, al di là delle interpretazioni che ne sono seguite. Mi dispiace del disguido». (agg. di Silvana Palazzo)