Quella di Roxli Doss, bambina di 11 anni di Hays County, in Texas, ha tutte le caratteristiche per rappresentare la perfetta storia di Natale. C’è una piccola che vive felice con la sua famiglia, poi improvvisamente si ammala e i medici non le danno più speranze. Ma poi, neanche fosse un film, accade quello che i credenti chiamano “miracolo”, gli scienziati qualcosa che non si può spiegare con le nostre attuali conoscenze. Ma facciamo un po’ d’ordine: tutto ha inizio quando Roxli ha 10 anni. Frequenti mal di testa e una stanchezza sospetta convincono i genitori a portarla dal medico: la diagnosi è di quelle che non ammettono repliche, un tumore al cervello inoperabile, noto come DIPG (Diffuse Intrinsic Pontine Glioma), un cancro situato alla base del cranio che, proprio per il suo collocamento, a ridosso della spina dorsale, non poteva essere rimosso. Di solito dalla prima diagnosi passano nove mesi prima che la patologia porti alla morte del paziente. I medici di ben 5 ospedali avevano ripetuto la stessa cantilena ai genitori di Roxli: questo tumore non è operabile. Sarà, ma tre mesi di radiazioni dopo il tumore è scomparso…
BAMBINA DI 11 ANNI GUARISCE DA TUMORE INOPERABILE, UN MIRACOLO?
Se volete sapere come ha fatto la piccola Roxli a guarire dal suo tumore al cervello la risposta è questa: non lo sappiamo. Né lo sa la comunità scientifica a stelle e strisce, rimasta letteralmente sbalordita quando gli accurati esami svolti sulla bambina di 11 anni, ripetuti più di una volta, hanno acclarato che del cancro non c’era più alcuna traccia. Dal momento che un caso di guarigione simile a quello di Roxli non è mai avvenuto, o comunque non è mai stato documentato, i medici hanno deciso per precauzione che la bambina dovrà sottoporsi a dei trattamenti per prevenire la formazione di nuove cellule tumorali. Un trattamento costoso ma necessario, soprattutto considerando la forma molto aggressiva del suo tumore. Come riportato da Fanpage, la mamma della bambina, Gina Ross, dalla pagina aperta su GoFundMe per raccogliere fondi per garantire alla figlia tutte le cure si è detta sicura: “È un miracolo. Ogni giorno ce lo ripetiamo“.