Attimi di terrore nell’asilo nido di Argelato (Bologna) e ora anche pensieri ansiogeni delle madri di mezza Italia: un bambino di 2 anni è rimasto incastrato nella grata del termosifone con la propria piccola testa e ci sono voluto diversi tentativi dei Carabinieri per liberarlo dopo qualche ora passata in apprensione da parte di tutto l’istituto per l’infanzia in piena periferia bolognese. Siamo certi che ora tantissime madri guarderanno il semplice calorifero come un possibile, ennesimo, oggetto di pericolo per i propri pargoli e quando lasceranno (con fatica) i bimbetti all’asilo avranno una raccomandazione in più da fare alle povere malcapitate maestre. Dalle telecamere richieste per combattere gli orrendi soprusi contro i bimbi, al caso assolutamente casuale avvenuto oggi: gli asili nido sono sempre più spesso protagonisti anche delle cronache nazionali, anche se il caso di Bologna per fortuna si è concluso in modo completamente positivo.
L’INCIDENTE E IL PANICO ALL’ASILO NIDO
Pianti, strepiti, allarme dato alle maestre e telefonata d’urgenza ai carabinieri: un bimbo di 2 anni, non si sa per quale motivo, ha infilato la sua testolina nella griglia protettiva di un termosifone della scuola dell’infanzia non riuscendo poi più ad uscirne. Il panico si è diffuso, anche perché non si sapeva se il piccolino riuscisse a respirare alla perfezione da dentro quel incastro tremendo: i carabinieri però, con tanta pazienza e buona dose di forza fisica, hanno fatto irruzione nella scuola per l’infanzia e hanno sollevato la grata del calorifero riuscendo ad estrarre sano e salvo il piccolo bimbo, affidato poi alla madre e accompagnato in Pediatria all’Ospedale di Bentivoglio per ulteriori accertamenti sanitari. Ora sta bene e gli stessi genitori hanno potuto riabbracciarlo “tutto intero”: se però questo precedente si trasformerà in un’ansia generalizzata per tutte le mamme, beh, questo non possiamo proprio saperlo..