È destinata a far discutere la nomina di George Soros a persona dell’anno da parte del Financial Times. Il noto quotidiano economico ha motivato così la propria decisione: “Di solito scegliamo la persona dell’anno in base agli obiettivi raggiunti. Quest’anno l’abbiamo scelta anche per i valori che rappresenta“. Il filantropo ungherese, nel ritratto stilato dal Financial Times viene descritto non soltanto come “il padre dell’industria degli hedge fund (i fondi speculativi, ndr)” ma anche come “il portabandiera della democrazia liberale e di una società aperta“. Come riportato dall’Huffington Post, nelle motivazioni si legge che Soros ha utilizzato la sua filantropia “per combattere l’autoritarismo, il razzismo e l’intolleranza“. Cosa ne penseranno i tanti nemici di Soros sparsi in giro per il mondo?
GEORGE SOROS, CHI E’ LA PERSONA DELL’ANNO SECONDO IL FINANCIAL TIMES
Il miliardario 88enne di origini ungheresi, divenuto celebre per l’attacco speculativo contro la sterlina del 1992, è da tempo nel mirino dei cosiddetti sovranisti. Non solo Viktor Orban, premier che nella sua Ungheria ha adottato una serie di leggi definite “anti-Soros” al punto da costringere il miliardario a trasferire la sede della sua fondazione da Budapest a Berlino, ma anche Matteo Salvini in Italia lo ha accusato più volte di essere tra i sostenitori dell’immigrazione illegale attraverso le sue azioni umanitarie. George Soros ha un nemico potente anche negli Usa: si tratta del presidente Donald Trump che lo ha accusato di finanziare le proteste contro la conferma del giudice Brett Kavanaugh alla Corte Suprema. A proposito dei tanti attacchi ricevuti Soros, che quest’anno è stato destinatario anche di un pacco-bomba nella sua casa di New York, ha dichiarato:”Sono stato additato di qualsiasi cosa, anche di essere l’Anticristo: non avrei voluto avere così tanti nemici ma prendo questa cosa come il segnale che sto facendo qualcosa di buono“.