Con un figlio che si chiama Nickolas (Nicola) J-Ax non poteva che essere un fan del Natale. Sempre passato il Natale in casa con la famiglia, dice il rapper sulla rivista del Corriere della sera, Liberi tutti domani in edicola. E adesso che suo figlio ha quasi 2 anni, aggiunge, per la prima volta sarà consapevole dell’arrivo di Babbo Natale, spiega. Per fortuna che il bambino non sa ancora leggere, perché J-Ax fa qualcosa che non si dovrebbe mai fare, rivelare in anticipo quale sarà il regalo: Space One. «Speriamo che non pianga, proprio come ha fatto la prima volta che ha visto Space One». Alessandro Aleotti, 46 anni, in arte J-Ax, si dedica completamente al figlio: «Alle 7 del mattino mi sveglio e lo accompagno io all’asilo, che senso ha delegare a una tata?». Ben detto, forse a qualcuno dei suoi amici musicisti fischieranno le orecchie.
IL NUOVO LIBRO DI CONSIGLI
L’artista ha sofferto molto perché il figlio sembrava non dovesse arrivare, poi la grande gioia improvvisa, raccontata nel brano Tutto sua madre dedicato appunto a coloro che non riescono ad avere figli. Essere diventato padre gli ha fatto anche capire che doveva riprendere i rapporti con il suo di padre, interrotti quando si separò dalla madre Ines, a cui J-Ax tiene in modo particolare tanto da averle dedicato uno dei tanti tatuaggi che ha sul collo: “Oggi siamo tutti e tre rappacificati e lui lavora con me”. J-Ax ha anche da poco pubblicato un libro, Consigli a me stesso – i miei 2 centesimi (Mondadori) dove parla di omofobia, razzismo, il bullismo di cui è stato vittima. Sostenitore dei 5 stelle, il suo rapporto con la politica si è raffreddato da quando si sono alleati con Salvini: «Salvini crea allarme su un problema che non esiste: vivo in un quartiere di Milano dove gran parte della popolazione è straniera. Giro per strada senza paura e senza problemi».