Fausto Leali
torna in tv a “L’anno che verrà“, lo show di fine anno di Rai1 condotto da Amadeus in diretta da Matera, Capitale Europea della Cultura 2019. Il cantante dalla voce nera ha portato sul palcoscenico, allestito presso Piazza Vittorio Veneto a Matera, alcuni dei suoi successi più amati e conosciuti dal pubblico. Durante la prima parte del programma, infatti, Leali ha interpretato le hit “Mi manchi” e “A chi” per poi duettare a sorpresa con Lisa sulle note di “Ti lascerò”, brano del 1989 con cui ha trionfato al Festival di Sanremo in coppia con Anna Oxa. Un’esibizione emozionante che ha coinvolto tutto il pubblico accorso in Piazza per brindare alla fine del 2018 e all’arrivo del 2019. Sul finale poi il cantante è tornato protagonista con un medley dei suoi successi accolto con grande entusiasmo dal pubblico. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)
FAUSTO LEALI A L’ANNO CHE VERRA’
Fausto Leali
è uno degli ospiti de “L’Anno che verrà”, il concerto che Rai1 trasmetterà questa sera a partire dalle ore 21:00 per accompagnare i telespettatori fino al brindisi di inizio 2019. Sarà Matera, Capitale Europea della Cultura 2019, la cornice dell’evento canoro condotto da Amadeus. Si tratterà di un appuntamento ricco di grandi ospiti tra i quali anche Massimo Ranieri, Malika Ayane, Red Canzian, Gianni Togni, Michele Zarrillo, Ivana Spagna, e poi ancora Alan Sorrenti, Massimo Di Cataldo, Lisa e i Jalisse (tornati alla ribalta dopo la partecipazione a ‘Ora o mai più‘) e Donatella Rettore. Le Formerly of Chic, invece, faranno rivivere il pubblico presente in Piazza Vittorio Veneto e i telespettatori da casa attraverso i più grandi successi della discodance degli anni 70. La presenza di Fausto Leali sarà l’occasione perfetta per riascoltare alcuni delle sue indimenticabili hit tra le quali non potranno mancare “A chi”, “Io amo” e “Mi manchi”.
FAUSTO LEALI, I SUOI GRANDI SUCCESSI
Tra gli ospiti più attesi del programma “L’anno che verrà” in onda questa sera su Rai1 ci sarà anche Fausto Leali, che proporrà alcuni dei suoi più grandi successi. Balzato alle cronache nel 1967 grazie ad “A chi” (versione italiana della canzone statunitense “Hurt”, tradotta da Mogol), Leali riuscì a soli 23 anni a conquistare la prima posizione della classifica italiana mantenendola per ben quattro settimane. Entrò inoltre nella Top Ten (9° posto) in Austria, conquistando quattro dischi d’oro per aver venduto oltre 4.000.000 di copie nel mondo. Con questa canzone, Leali si classificò primo alla Mostra internazionale di musica leggera di Venezia del 1967. I successi si susseguirono anche negli anni successivi anche grazie a numerose partecipazioni (ben 13) al Festival di Sanremo che riuscì a vincere solo nel 1989 con “Ti lascerò” in coppia con Anna Oxa. La sua ultima apparizione nella kermesse canora risale al 2009 con “Una piccola parte di te” con la quale arrivò nella fase finale del festival.
“ORA SONO CONSAPEVOLE DEL MIO SUCCESSO”
Fausto Leali ha festeggiato i 50 di carriera, segnalando alcuni dei momenti più importanti del suo successo. Impossibile non ricordare il suo incontro con Ray Charles, che da suo idolo è diventato un collega con il quale cantare: “Ricordo che nel 1964 vidi Ray Charles, il mio idolo, esibirsi per la prima volta in Italia. Rimasi molto impressionato dal suo talento. Provai un senso d’imbarazzata timidezza di fronte ad una persona di rilevante notorietà. Diversi anni dopo, nel 1995, successe che durante un concerto lui mi chiamò nel suo camerino per propormi di salire sul palco con lui durante lo spettacolo. Mai nella vita avrei pensato di poter cantare con lui e la sua orchestra. Intimorito, gli dissi che non ero sicuro di essere all’altezza di esibirmi con lui”. Nonostante le grandi soddisfazioni, ci sono stati anche dei momenti bui che Leali ricorda ancora molto bene: “Ci sono stati dei momenti in cui ho pensato di abbandonare, ero convinto non ci fosse più spazio per me. Per fortuna non ho desistito e ho continuato a lavorare pur dovendo ridimensionare le mie ambizioni. Non ho voluto smettere di dedicarmi alla mia passione malgrado l’esiguità dei profitti e delle soddisfazioni.