Una donna decapitata, un nuovo terribile omicidio che scuote il Marocco e la comunità internazionale. A una decina di giorni di distanza dalla tremenda morte delle due turiste scandinave, Louisa Vestergager Jespersen e Maren Ueland, giustiziate a Imlil da un gruppo di affiliati all’Isis, un’altra giovane ragazza è stata ammazzata nei pressi del monte Atlante. Gli inquirenti hanno escluso fin da subito il movente terroristico, e sembrerebbe che ad uccidere la 24enne trovata ieri sia stato l’ex compagno, un allevatore di 30 anni al momento in fuga e ricercato. La cosa certa è che queste due terribili vicende, giunte tra l’altro ravvicinate, a meno di due settimane l’una dall’altra, non giovano senza dubbio al turismo del Marocco e di conseguenza all’economia dello stesso paese. In quella nazione del nord Africa gli introiti derivanti dai turisti stranieri sono la prima fonte di sostentamento, ed è probabile che saranno in molti per queste vacanze natalizie e di capodanno a scegliere altre mete se non addirittura a disdire soggiorni già prenotati a seguito appunto dei recenti fatti di cronaca. Del resto, andare in vacanza deve essere un momento di relax e di svago, e non temere per la propria incolumità ogni qual volta si esce di casa. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
DONNA DECAPITATA IN MAROCCO: DELITTO PASSIONALE?
Mentre, a differenza che in un primo momento, sono state diffuse le generalità della donna di 24 anni barbaramente decapitata a Ifrane, in Marocco, e il suo cadavere è ora a disposizione delle autorità giudiziarie per gli esami autoptici di rito, emergono nuove indiscrezioni su quello che pare configurarsi come un delitto passionale e non come l’ennesimo atto dimostrativo dell’ISIS. Nonostante la macabra scoperta sia stata fatta nella stessa zona, sui monti del massiccio dell’Atlante, dove alcuni giorni fa erano stati rinvenuti i cadaveri stuprati e decapitati di due turiste scandinave, infatti, la morte della giovane mamma sarebbe opera del suo amante, un pastore di 30 anni che al momento sarebbe irrintracciabile. Dunque per il momento, a meno di clamorosi sviluppi, non si segue la pista terroristica o dell’esecuzione legata a motivazioni politiche: stando a quanto si apprende dai media locali, la 24enne era da tempo in lite con l’uomo e, da divorziata, aveva anche un bambino piccolo a cui badava assieme all’anziano padre, gravemente malato. Inoltre, la loro disputa era finita anche in tribunale e la contemporanea scomparsa del pastore lascerebbe pensare che sia lui l’assassino, sulle cui tracce la polizia della regione sarebbe oramai attivamente da alcune ore. (agg. di R. G. Flore)
“L’ISIS NON C’ENTRA”
Non si hanno ancora informazioni certe in merito all’identità della donna decapitata in Marocco e il cui corpo senza vita è stato trovato questa mattina a Ifrane, località sciistica a Nord del Paese. Per il momento, secondo quanto reso noto dal quotidiano Il Messaggero, si sa solo che la vittima aveva 24 anni. Secondo quanto emerso dagli investigatori pare proprio si stia seguendo la pista del delitto passionale e il presunto colpevole sarebbe già stato identificato. Sempre secondo quanto emerso dai media locali, la ragazza sarebbe la proprietaria di un allevamento di bestiame, divorziata e da tempo in lite con il pastore trentenne con il quale aveva intrapreso una relazione sentimentale. Lo scontro tra i due era arrivato persino davanti ai giudici, in tribunale. Il presunto autore del delitto sarebbe però in fuga ed attualmente ricercato dagli inquirenti che avrebbero già smentito le presunte motivazioni politiche o terroristiche dietro il gesto in merito al movente. La sua morte, dunque, non avrebbe nulla a che fare con quella delle due turiste scandinave uccise, una delle quali decapitate proprio in Marocco. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
MAROCCO, DONNA DECAPITATA IN STRADA
Marocco, trovato il corpo decapitato di una ragazza di 24 anni a Ifrane, nota località sciistica del Paese nordafricano: stando a quanto si apprende, il rinvenimento del cadavere sarebbe avvenuto nella stessa zona in cui si era verificato lo stupro e la successiva esecuzione delle due turiste scandinave da parte di alcuni uomini e il cui gesto era stato successivamente rivendicato dall’ISIS. La vittima, di cui in un primo momento non si conoscevano generalità e nazionalità, è questa volta però una giovane madre marocchina di 24 anni, e nella comunità di Oued Ifrane, centro a circa 100 chilometri di distanza de Fes, c’è sgomento per la scoperta shock anche se al momento, nonostante la macabra coincidenza, nessuno ha ancora messo ufficialmente in relazione questa morte con la doppia decapitazione della settimana scorsa.
MADRE 24ENNE TROVATA DECAPITATA
Infatti, anche stavolta il rinvenimento è stato fatto sui monti dell’Atlante, nei pressi di quella che è una rinomata località sciistica del Marocco e, secondo i media locali, sarebbe stato un passante a dare per primo l’allarme dopo aver trovato il corpo della ragazza tra la spazzatura e, a qualche metro di distanza (forse dopo essere stata lanciata), la sua testa. In attesa dell’esame autoptico che verrà eseguito sul cadavere della donna presso l’obitorio di Azrou, si apprende che la vittima era madre di un bimbo in tenera età e pare che si occupasse dell’anziano padre, gravemente malato. Intanto la comunità locale è sgomenta anche se per adesso nessuno evoca la pista terroristica e, in mancanza di qualsiasi rivendicazione, il cadavere è stato ritrovato quasi casualmente per cui si non si esclude ancora nessuna pista.