Sono ancora da chiarire le circostanze nelle quali è morto Francesco Privitera, l’uomo che ha ucciso l’ex moglie Sara Parisi a Giarre. È morto per un colpo della stessa pistola, ma non è chiaro se si sia suicidato o se si sia ferito con un colpo sparato accidentalmente. Non è escluso che lo sparo sia partito durante una colluttazione con chi tentava di disarmarlo, colpendolo all’addome. I carabinieri, guidati dal capitano Luca Leccese, stanno lavorando per accertare queste circostanze. A soccorrere l’uomo sono stati i sanitari del 118, poi il trasporto in elisoccorso a Catania e un intervento chirurgico che però non ha evitato la morte. Gli esami balistici e l’autopsia potranno chiarire meglio la dinamica di questa vicenda. Intanto emergono le ragioni per le quali Privitera ha ucciso l’ex moglie. Non gli andava giù, come riportato dal Corriere della Sera, che avesse instaurato una nuova relazione sentimentale. L’aveva annunciata a metà dicembre su Facebook, dove evidenziava la necessità di sentirsi libera.
FEMMINICIDIO GIARRE, GIALLO SU SUICIDIO EX MARITO
Dietro il femminicidio di ieri mattina a Giarre c’è un passato di minacce e pedinamenti. I due ex coniugi, entrambi di 58 anni, si erano separati sei anni fa e stavano divorziando. Avevano avuto due figli, ma la donna ne aveva un altro frutto di una precedente relazione. Negli ultimi tempi sembrava che i rapporti tra i due stavano migliorando. Lo racconta l’avvocato Patrizia Pellegrino, che ha seguito la donna nella separazione. Francesco Privitera aveva minacciato di morte Sara Parisi, che si sarebbe rivolta alle autorità e ad un centro antiviolenza. «Aveva paura. Lo trovava in macchina sotto casa, una volta dentro casa, la seguiva ed era convinto che avesse amanti», racconta l’avvocato, come riportato dal Corriere della Sera. Le liti però non erano mai sfociate nella violenza fisica fino al drammatico epilogo di ieri mattina con il femminicidio. La donna era uscita di casa per andare a lavoro, ma si è ritrovata davanti l’ex marito armato. Ha cercato invano di fuggire: l’uomo l’ha raggiunta sparandole almeno una decina di colpi con una pistola Beretta, detenuta illegalmente. Sono poi intervenuti dei familiari della donna che lo hanno disarmato.