Il trasferimento da Torino a Parigi ha allontanato Gianluigi Buffon da Ilaria D’Amico, che vivono il loro amore a distanza. Ma in realtà per l’ex portiere della Juventus non è cambiato molto: «Più o meno ci vediamo come prima, ma al di là di questo la presenza di Ilaria nella mia vita è stata una grande sorpresa e una grande felicità». Nell’intervista al Corriere della Sera ha spiegato che spera che continui così: «In mezzo c’è stata anche tanta sofferenza ed è bello che venga ripagata da un rapporto così vero e intenso». Buffon ha parlato anche dell’eventualità di lanciarsi in politica in futuro: «Ho imparato a dire “mai dire mai”». Il portiere del Paris St Germain non esclude nulla: «Ho capito quanto sia stato fortunato a essere uno strumento di felicità per la gente e quanto potere ti dà questo. Dentro devi essere altruista e io lo sono sempre stato. E vorrei tornare a trovare un piccolo spazio dove posso essere strumento di sogno o di aiuto. Però non so ancora quale sarà». (agg. di Silvana Palazzo)
BUFFON E LA SCELTA DI ANDARE AL PSG
Gianluigi Buffon sta per compiere 41 anni, ma anziché pensare al ritiro si è lanciato in una nuova avventura con il Paris St Germain. C’è chi lo critica spiegando che continua a giocare per soldi, per lui è solo invidia. Ne ha parlato in un’intervista al Corriere della Sera. «Non prostituirò mai i miei ideali e i miei sogni per il denaro. Altrimenti lo avrei fatto ben prima. Il denaro è importante, è un mezzo per vivere meglio. Ma non sono venale». L’ex portiere della Juventus non si sente né un folle né un monumento: «Il mio entusiasmo mi rende giovane». Buffon sa bene che ad una certa età tutti i calciatori sono considerati “cotti”, per questo la chiamata del Psg è stata per lui una soddisfazione. «Sono certo di essermi comportato bene e la vita mi ha premiato con questo bonus. È una felicità grande, che ti dà fiducia». E intanto prosegue la caccia alla Champions proibita: «Solo a fine carriera vi dirò cosa è stata per me. Non sono venuto qui per vincerla, perché altrimenti non avrei capito niente. Ma spero di portare qualcosa in più e ho l’ambizione di migliorare quello che è stato fatto fin qui. Sarebbe importante».
BUFFON E UNA FINALE CHAMPIONS CONTRO LA JUVENTUS
Non c’è intervista per Gianluigi Buffon senza un accenno alla Juventus, che potrebbe incrociare in Champions League. Sarebbe «bello e strano» ma avrebbe così la possibilità di tornare all’Allianz Stadium, «tra i miei tifosi, con cui mi sono lasciato in maniera commovente». Certo, il post partita di una eventuale finale potrebbe essere imbarazzante. «In finale la gestione del dopo partita sarebbe complicata: vorrei avere la libertà di esultare pazzamente in caso di vittoria», ha raccontato al Corriere della Sera. Nessun rimpianto di non giocare con Cristiano Ronaldo: «Ho giocato con tanti campioni e per misurarmi avrei voluto giocare con tutti, anche con lui. A Parigi però non è che non ce ne siano. Mbappé e Neymar hanno quel tipo di pedigree». La Juventus comunque non sentirà mai la sua mancanza, Buffon ne è certo: «È una società che programma tutto così bene che difficilmente sbaglia i momenti delle scelte. È diventata una macchina da guerra anche per questo. Champions? È sicuramente tra le grandi pretendenti. Ma non sempre vincono i più forti. Soprattutto in un torneo più corto a volte vincono i più bravi». E neppure la Nazionale italiana ha bisogno di lui: «Ho parlato col Mancio: non c’è bisogno di me».