130 ricercatori si sono schierati contro i test dei no-vax sui vaccini, considerandoli assolutamente infondati. Quello che è stato rivendicato è una corretta informazione per evitare che le persone possano arrivare a pensare in maniera errata, rischiando dei danni di salute non da poco. Quello che è emerso nell’ultimo periodo è che si è dato un po’ troppo spazio ai no-vax, pronti a diffondere dei messaggi errati e potenzialmente molto dannosi. Il Corvelva, uno dei gruppi principali anti vaccini, si è mosso con analisi su due lotti di vaccini ribadite come “scientificamente infondate” da 13 ricercatori. Il documento è stato firmato da Alberto Mantovani, Giulio Cossu e Guido Silvestri che sono tra i tre principali esperti italiani in materia di vaccini. La loro lettera è stata scritta come “ferma disapprovazione e condanna per quella che appare un’operazione volta a confondere l’opinione pubblica“. (agg. di Matteo Fantozzi)
“I RISULTATI DEI LORO TEST SONO INFONDATI”
E’ sfida sui vaccini fra i no vax e i ricercatori. Il Corvelva, uno dei principali gruppi anti vaccini, aveva realizzato negli scorsi giorni delle analisi che erano stato pubblicate dal quotidiano Il Tempo, giudicate scientificamente infondate da 130 ricercatori italiani che hanno scritto una lettera aperta al sito del quotidiano Il Foglio. Stando all’associazione di cui sopra, dai test era emersa la presenza di contaminanti nei vaccini analizzati, nonché l’assenza di uno degli antigeni che doveva essere previsto al loro interno. Tali risultati, che avevano fatto storcere il naso a parte dell’opinione pubblica, erano stati subito confutati da diversi esperti, soprattutto per via del metodo utilizzato per l’analisi: «Con questa lettera – si legge nel documento firmato da Alberto Mantovani, Giulio Cossu e Guido Silvestri, fra i tre principali esperti italiani in tema di vaccini – intendiamo esprimere la più ferma disapprovazione e condanna per quella che appare un’operazione volta a confondere l’opinione pubblica e instillare pericolosi allarmismi, utilizzando come leva documenti pubblicati in rete che sono fondati su metodi irrimediabilmente inidonei e che traggono conclusioni scientificamente infondate».
VACCINI: RICERCATORI CONTRO I NO VAX DI CORVELVA
Gli esperti ci tengono a riaffermare i principi metodologici della ricerca scientifica: «che poggia – prosegue le lettera – innanzitutto su procedure e controlli convalidati e accurati, pubblicate su giornali scientifici di valore e non su pseudo-ricerche pubblicate in internet». Infine, gli stessi esperti invitano l’opinione pubblica a diffidare di ricerche fai date: «da chiunque siano rilanciate, quando non sia chiaramente disponibile l’evidenza sperimentale inoppugnabile necessaria per supportare affermazioni così eccezionali». Gli oltre 130 ricercatori italiani che hanno firmato tale documento hanno condannato anche il finanziamento ai test da parte dell’ordine dei biologi. Corvelva aveva effettuato i propri test su alcuni vaccini per bambini in un laboratorio privato che però non è stato reso pubblico. Secondo gli stessi, vi erano proteine contaminanti all’interno, e mancavano gli antigeni per proteggere le malattie: un risultato completamente confutato dai ricercatori.