Una giovane mamma di 29 anni è stata uccisa dopo aver prenotato un car sharing con BlaBlaCar. Il 23 dicembre doveva recarsi da Mosca a Tula, dove i famigliari l’aspettavano per il Natale, ma dai suoi cari non è mai arrivata. Sul suo cammino ha infatti trovato Vitaly Chikirev, 39enne ex soldato delle forze speciali, già conosciuto dalla polizia per stupro e altri reati, che prima ha violentato la giovane madre per poi gettarla in un bosco. Una volta fuggito, ha pensato di rivendere l’Audi A4 di Irina, per poi tornare sui suoi passi quando ha sentito alla radio che le forze dell’ordine avevano ritrovato il corpo della sua vittima. A quel punto ha lasciato perdere, accontentandosi dei 100 euro che la mamma teneva nel portafoglio, abbandonando poi l’automobile in un supermercato a 270 chilometri di distanza da Mosca. Sperava di averla fatta franca, di aver commesso il delitto perfetto, ma si sbagliava, perché dopo una settimana le forze dell’ordine sono a lui risalite, arrestandolo. Curioso il post pubblicato su Facebook pochi giorni prima dell’episodio, in cui lo stesso scriveva di essere alla ricerca di una donna giovane, bella e ricca: «evitino di rispondere tutte quelle donne che sono povere – aggiungeva – che vivono con la madre, che non posseggono un appartamento, che sono grasse o vecchie, che non riescono a trovare un uomo, le femministe e le lesbiche». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
BLABLACAR: CHIEDE PASSAGGIO E VIENE UCCISA
E’ a dir poco inquietante la storia che ha visto protagonista Irina Akhmatova, 29enne russa uccisa da uno sconosciuto a cui aveva dato un passaggio grazie all’applicazione BlaBlaCar. A riportare la notizia è il Mirror, secondo cui i resti della donna sono stati ritrovati in una foresta dopo che il suo carnefice, il 39enne, Vitaly Chikirev, ha indirizzato la polizia dopo essere stato arrestato. L’uomo, che gli inquirenti non hanno voluto confermare se abbia stuprato o meno la vittima, aveva organizzato il piano nel dettaglio per ingannare la donna e derubarla di soldi e gioielli. L’assassino ha infatti creato più di un profilo falso, sia di uomini che di donne, e ha prenotato tutti i posti disponibili nella macchina della donna per avere campo libero. Nel viaggio da Mosca alla città natale della donna, Tula, qualcosa dev’essere però andato “storto”: l’uomo ha infatti deciso di uccidere la giovane vittima: i parenti che l’aspettavano a casa per le feste di Natale hanno atteso invano per giorni.
UCCISA DOPO AVERE DATO UN PASSAGGIO SU BLABLACAR
Per giorni volontari e polizia hanno cercato invano la povera Irina. Nel mirino dei media, per alcuni giorni, è finito anche il marito, accusato di aver fatto sparire la moglie. Che qualcosa fosse andato storto, però, si è capito fin da subito, quando la macchina della 29enne, direttrice di due negozi Burger King, è stata trovata distante 170 miglia nella direzione opposta rispetto a Mosca. La povera Irina ovviamente non poteva sapere che l’uomo a cui aveva dato un passaggio era uno squilibrato: un ex soldato dei servizi speciali russi che aveva prestato servizio in Cecenia e che aveva precedenti di stupro, omicidio (“di una ragazza di cui non ricordo il nome”, ha detto) ed in passato era stato ricoverato in un ospedale psichiatrico. Pochi giorni fa, sul suo profilo Facebook, l’uomo aveva scritto:”di essere in cerca di una nuova moglie con un buon reddito tra i 18 e i 27 anni: “Almeno 170 cm di altezza, dimensioni del seno non inferiore a B, che si prende cura di se stessa. Non fumo né bevo alcolici, so come ispirare una donna a guadagnare soldi. Mi sto preparando per il matrimonio! Prometto: amore, sesso, cura, conforto e ispirazione. Quello che voglio da te: solo sostenere una famiglia”.