Il vostro vecchio Yoda, che conosce bene la filosofia televisiva movimentista di Carlo Freccero, ha fatto una scommessa con se stesso sulle mosse di mister “inqualchemodo” e vi assicura che l’ha vinta. Ha sempre saputo che Freccero è un grande palinsestista privo di qualsiasi scrupolo morale e di qualsiasi concetto di servizio pubblico (basta ricordare che tipo di film trucidi e scollacciati amava mandare in onda a Rai4). L’unica cosa che gli interessa è fare audience con un po’ di programmazione e soprattutto con le polemiche che può creare intorno a se stesso. Sugli annunci che ha fatto in merito alla programmazione di Raidue è opportuno dividere in due l’analisi: da una parte esaminare il merito televisivo, dall’altra quello politico.
Per quanto concerne il merito televisivo, dal suo punto di vista ha detto tutte cose di buon senso. Avendo innanzitutto un orizzonte temporale di un solo anno, non può fare progetti di lungo respiro, fatto che peraltro gli torna comodo perché è molto congeniale al suo movimentismo. Giusto concentrare tutto l’impegno tra le 19 e le 23, cercando di riempire il resto del tempo con repliche di alto livello: e Raidue di buon materiale ne ha.
Ha promesso di non controprogrammare Raiuno (forse non rispetterà poi davvero questo proposito) perché anche questo è un imperativo di un buon palinsestista. Ha deciso di allargare l’area dell’informazione spettacolarizzandola, d’intesa con il direttore del TG2, e anche questa è una saggia decisione perché dal punto di vista produttivo consente “poca spesa molta resa”, per citare un vecchio proverbio lombardo. E poi perché così accontenta i suoi danti causa (i 5 Stelle che lo hanno fortemente voluto), trasferendo in tv l’atteggiamento anti-casta contro tutti gli obiettivi possibili, tranne il Governo, dove adesso ci sono loro.
Per i grillini questo è tanta manna, perché è in sintonia con lo spirito che li ha portati al successo elettorale, spirito che si sta appannando una volta entrati nelle istituzioni. Avevano promesso che avrebbero aperto il Parlamento come una scatola di tonno, ma a sorpresa si è scoperto che i tonni sono loro: Yoda pensa alle gaffe di alcuni loro ministri e sottosegretari, che poi non sono semplici gaffe, ma segno evidente di ignoranza e improvvisazione. E vorrà proprio vedere come agirà l’informazione di Raidue di fronte al popolo infuriato per le enormi difficoltà di elargire il famoso Reddito di cittadinanza. Vedremo.
Dal punto di vista politico, i grillini mettono in canna un gran colpo, vista la loro sintonia con il movimentismo di Freccero. Lui pure, perché già dice che avendo un solo anno di tempo e non essendo pagato si deve almeno divertire. Ecco, questo è il lato più preoccupante: se si analizza la verbalizzazione della conferenza stampa di mister “inqualchemodo”, leggiamo continuamente “questo mi piace, questo non mi piace” e comprendiamo come l’unica bussola sia il suo smisurato ego, e per nulla una strategia con un’idea di servizio pubblico. Anche l’annuncio di far tornare Luttazzi è stato fatto solo per fare rumore, per fare un dispetto a Berlusconi, per garantirsi le inevitabili polemiche.
Che il nostro abbia una colossale faccia tosta lo dimostra la frase: “Luttazzi tornerà perché non si può censurare la satira”. Perché è stato ampiamente dimostrato (basta dare un’occhiata qui) che le sue battute migliori Luttazzi le ha copiate di sana pianta dai grandi comici americani, mentre le altre esprimono solo la sua fissazione con il sesso al limite della psicopatia. Ergo, Luttazzi non fa satira, ma la copia, il che è ben diverso, ma Freccero fa finta di ignorarlo mentre lo sa benissimo.
Qualcuno ha detto che il 2019 sarà un anno avventuroso, e i suoi programmi per Raidue ne sono già un segnale. Aver dato carta bianca a un personaggio tutto genio e sregolatezza indica che i grillini vogliono solo fare caciara, perché è già evidente che a governare non sono né adatti, né capaci, e quindi più confusione c’è, meglio è, perché così la gente si distrarrà ulteriormente e si dimenticherà presto il tragicomico annuncio dal balcone di palazzo Chigi “Abbiamo eliminato la povertà”. Ma per vedere satira su questo si dovrà guardare Crozza, diecimila volte meglio di Luttazzi. E comunque, siccome la satira ha sempre preso di mira il potere, vedremo se ne avranno il coraggio e soprattutto la capacità.
Mala tempora currunt, cari lettori: i grillini sono andati al governo per demerito di altri, e adesso portano l’ignoranza e l’improntitudine al potere, in evidente drammatica sintonia con chi li ha votati. La scatola di tonno è oramai aperta, ma ne vengono fuori nani e ballerine. E mentre il Paese va palesemente in rovina, Freccero si diverte come un matto ballando sul Titanic della Rai, e per di più a spese di tutti cittadini.