Attentato all’ultradestra in Germania. Come riferito da numerosi media negli ultimi minuti, è stata fatta esplodere una bomba davanti alla sede di Doebeln, in Sassonia, dell’Afd, l’Alternative fuer Deutschland, il partito di estrema destra tedesco. Fortunatamente la deflagrazione non ha coinvolto alcuna persona, di conseguenza non si sono verificati feriti. Stando a quanto riportato dall’agenzia Ansa, la polizia tedesca ha il forte sospetto che si sia trattato di un attacco di matrice politica: «secondo quanto si apprende – si legge sul portale online dell’agenzia di stampa italiana – sono stati danneggiati la porta e le mura dell’edificio e un’auto, mentre del materiale propagandistico è andato in fiamme». Ferme condanne da parte del movimento politico della Germania, a cominciare da Martin Dulig, vicepresidente del land della Sassonia ed esponente del partito socialdemocratico: «Afd – ammette, come riporta ilgiornale.it – deve essere combattuta politicamente, e non attraverso ordigni esplosivi. Questo attacco danneggia la democrazia».
GERMANIA, BOMBA CONTRO SEDE ULTRADESTRA
Una vicenda che giunge tra l’altro in contemporanea con un altro attacco in territorio germanico, quello hacker nei confronti di numerosi esponenti di pubblico rilievo, a cominciare dalla cancelleria uscente Angela Merkel e dal presidente della nazione, Frank-Walter Steinmeier. Stando a quanto riferito da Rbb, tale cyber attacco avrebbe coinvolto tutti i partiti nazionali al di fuori proprio dell’Afd, e non da escludere che si sia trattato di una ritorsione da parte di ignoti nei confronti dell’ultradestra, presunta colpevole delle operazioni di hacking. L’Afd, l’estrema destra tedesca, ha guadagnato sempre più consensi negli ultimi mesi, e nelle recenti elezioni nel land della Baviera ha ottenuto il 10.2% che significano 22 seggi. Le elezioni dello scorso ottobre erano state vinte dal CSU, il partito della Merkel, ma con il 37.2%, una percentuale in forte diminuzione rispetto alla tornata elettorale precedente. L’Afd si è insinuata in particolare fra i giovani, sostenendo il diffuso senso anti-immigrati che si è diffuso in questi ultimi tempi anche in altre nazioni europee.