Il naso del bulldog porta a una variante genetica associata a una malattia rara umana. La scoperta arriva da uno studio dell’Università della California Davis ed è stato pubblicato sulla rivista specialistica Plos Genetics. Il team di ricerca è andato a comparare il Dna di oltre cento cani di cui dieci razze dalla coda ritorta proprio come al bulldog. Dalle analisi è emerso che una mutazione all’interno di un singolo gene, chiamato DVL2, era comune a tutte le razze ed è responsabile dei tratti somatici delle stesse. Questa famiglia di geni sarebbe alla base della sindrome di Robinow, una malattia rara che porta ad alcuni sintomi comuni ai cani come i problemi legati alla spina dorsale. È stato evidenziato inoltre un meccanismo molecolare che potrebbe essere alla base dei sintomi della stessa malattia e che quindi potrebbe essere utile per la cura. Si tratta sicuramente di una scoperta particolare in grado di spostare gli equilibri dello studio di questa patologia rara.
Naso bulldog, variante genetica porta a malattia rara umana: la storia del cane
Il naso del bulldog è alla base di scoperte molto interessanti, visto che una variante genetica può portare a una rara malattia umana. Andiamo a conoscere più da vicino questa splendida razza di cane. Bulldog significa alla lettera “cane da combattimento” o “caccia al toro” e si esprime in maniera generica per designare diverse razze. Ci sono infatti ben sei varianti di bulldog: inglese, francese, americano, bullenbeisser, old english e old english bulldogge. L’origine della razza deriva dalle invasioni barbariche quando alcune popolazioni nomadi provenienti dalla steppa eurasiatica portarono nuove razze canine di molossoide nell’Impero Romano. Da questi cani sarebbero derivati proprio i bulldog britannici e tutte le seguenti sottodivisioni.