Sembra un linguaggio da film di Alvaro Vitali, il re della commedia soft porn italiana degli anni 70, quello usato dal giovane parroco di Resia, in Friuli, provincia di Udine, don Alberto Zanier. Nonostante le rigide temperature della regione infatti, sembra che nel paesino faccia eccessivamente caldo: non si spiegherebbe come mai il sacerdote vede passare nella sua chiesa durante le funzioni tante “cosce”, come dice lui, che si potrebbe risolvere “la crisi del prosciutto di San Daniele”. Insomma, ci scappa qualche risata, ma don Zanier è serissimo: ha addirittura fatto stampare dei volantini distribuiti per la parrocchia per chiedere, anzi ordinare, il divieto di minigonne in chiesa.
NO ALLE MINIGONNE
Lo scrive il Messaggero Veneto in un suo reportage “dal fronte”: nonostante l’età, solo 30 anni, il pretino pare avere idee molto chiare sull’argomento, cioè le gambe di donna. Gambe che fanno la “loro bella comparsa dal di sotto di mini (troppo mini) gonne di adolescenti”. Il prete definisce l’abbigliamento una “grave mancanza di rispetto”: “verso il corpo della donna”, “gli altri” e “il sacerdote”. La colpa di questo clima assatanato e porcellone? Ma le mamme ovviamente. Secondo il parroco infatti le mamme di Resia non controllano le figlie quando escono di casa come sono vestite. Invece di ringraziare che nella sua parrocchia ci vanno ancora dei giovani, rarità oggigiorno, il prete si attizza per qualche minigonna. Don, faccia finta di niente e non scateni guerre puritane nel 2018, con tutti i problemi che ha la Chiesa di questi tempi…