Quella di Antonio Orsini è stata una figura molto significativa nel panorama italiano del XIX Secolo. Vissuto in un’epoca di profondi cambiamenti storico-culturali, il naturalista ascolano è stato un interprete particolarmente attento del suo tempo.
In qualità di botanico, per esempio, Orsini si inserisce nel novero dei più importanti ricercatori in questo settore, ai quali si deve la nascita della botanica come vera e propria materia scientifica. I suoi interessi, tuttavia, non sono limitati soltanto a questo campo di ricerca, in quanto spaziano anche in ambiti come la geologia, la mineralogia, la zoologia, la chimica, l’entomologia, la pirotecnica. In tutte queste aree del sapere e delle sue applicazioni pratiche, Orsini è riuscito a dare il proprio contributo, soprattutto grazie alla sua instancabile attività di raccolta e catalogazione.
L’autrice ha riassunto in questo lavoro molti anni di pazienti e minuziose ricerche svolte in archivi, musei naturalistici e biblioteche, portando a termine il non facile compito di presentare un personaggio così complesso in tutte le sue sfaccettature. Questa pubblicazione, infatti, attraverso un apparato fotografico e documentale davvero rilevante, coglie in modo ottimale la dimensione interdisciplinare del personaggio in questione.
La prima parte del libro analizza i fatti essenziali della biografia dello scienziato ascolano: in particolar modo è dedicata alla ricostruzione della sua partecipazione come volontario alla Prima Guerra di Indipendenza. La trattazione è resa ancor più interessante dalle lettere di Orsini stesso, riportate dall’autrice, dalle quali emergono situazioni e personaggi, locali e non, spesso trascurati dalla ricerca storica.
Sempre in questa sezione iniziale, un altro aspetto di notevole importanza è la presenza di Osini ai congressi scientifici itineranti che hanno preceduto e seguito l’unità italiana. I contenuti di questa parte spiegano come in quel momento storico anche la cultura scientifica e le azioni intraprese dai suoi esponenti abbiano dato un impulso alla formazione di una coscienza nazionale.
Nella seconda parte sono state affrontate le questioni inerenti al rapporto tra Orsini e le scienze naturali: l’argomento inizia con un’illustrazione dettagliata delle società e accademie delle quali Orsini ha fatto parte, per poi proseguire con quella della sua attività di botanico.
In quest’ultima, spicca la descrizione dell’Erbario storico denominato Antonio Orsini, e degli altri erbari italiani e stranieri che custodiscono campioni di scambio provenienti da quello orsiniano. Al giorno d’oggi il miglior modo per accostarsi alla sua figura e capire l’importanza della sua opera scientifica consiste nella visita del museo che porta il suo nome.
Proprio per questo l’autrice dedica la terza parte del suo libro al Museo Antonio Orsini, ricostruendone gli spostamenti nel corso degli anni, e i vari interventi effettuati da parte di istituzioni e cittadini ascolani.
Tra i contenuti che conferiscono a questa pubblicazione un tocco di assoluta originalità vi è la sua quarta parte, dedicata ai cosiddetti «percorsi orsiniani». In questo caso l’autrice delinea con estrema precisione l’impegno profuso da Orsini per arricchire il patrimonio botanico della città di Ascoli Piceno. Oltre a ciò, nelle pagine successive vengono individuati dei possibili percorsi storico-naturalistici e artistici che mettono i visitatori nella condizione di ammirare allo stesso tempo i monumenti cittadini e le bellezze naturali del capoluogo piceno.
Vale la pena di soffermarsi anche sulle Riflessioni, che precedono le Appendici finali. In esse l’autrice, ispirandosi alla personalità di Orsini, esprime la necessità di coniugare il sapere scientifico e la cultura umanistica, nell’unica sintesi davvero efficace per il progresso dell’umanità.
Tale riflessione ha ancora più valore se si pensa a una città come Ascoli Piceno, ricca di storia e di splendide opere d’arte, ma che ha anche dato i natali a Orsini e ad altri personaggi di rilievo della tradizione scientifica.
Antonio Orsini è una figura assolutamente meritevole di essere ricordata per il proprio apporto alle discipline di cui si è occupato.
L’intento perfettamente riuscito di questo libro è quello di aver portato tale contributo all’attenzione del mondo accademico, e di chiunque sia interessato alle scienze naturali e alla loro storia.
Maria Luce Sestili
Antonio Orsini 1788-1870. Passato e presente in continua evoluzione
Lìbrati Editrice – Ascoli Piceno 2018
Pagine 532 – Euro 35,00
Recensione di Alessandro Giostra
(Insegnante di Filosofia e Storia, socio della Stanley Jaki Society, collabora al portale della Documentazione Interdisciplinare di Scienza e Fede)