Renzo Arbore si schiera dalla parte di Claudio Baglioni dopo le polemiche sul caso dei migranti della Sea Watch, quando il direttore artistico del Festival di Sanremo interpellato sulla questione aveva parlato di una “farsa” da parte del governo, mettendo nel mirino la strategia di Matteo Salvini. Arbore, intervistato da Il Fatto Quotidiano, sulla questione non ha dubbi:”Condivido la grazia con cui Baglioni ha detto quello che pensava, tra l’altro rispondendo a una sollecitazione esterna, rifiutandosi di fare il pesce in barile. In Italia la politica è sempre stata ossessionata dalla volontà di controllo della televisione. Ho perso il controllo dei direttori che ho visto passare, messi lì senza avere idea; qualcuno riusciva a imparare e quando aveva imparato veniva mandato via perché era cambiato il governo”.
ARBORE CON BAGLIONI: “RAI DUE? CI STO PENSANDO”
Le parole a favore di Claudio Baglioni non pregiudicano però un giudizio positivo su quel Carlo Freccero, nuovo direttore di Rai Due, scelto proprio dai vertici indicati dal governo Lega-M5s finito nel mirino del direttore artistico di Sanremo. Del resto è stato proprio Freccero ad auspicare il ritorno in Rai del poliedrico artista:”Finalmente un direttore che si è ricordato di uno entrato in Rai per concorso nel 1964 e si è inventato 16 format televisivi“, ha commentato Renzo Arbore nella sua intervista a Il Fatto Quotidiano. In ogni caso, sull’ipotesi di un ritorno sulle frequenze Rai, Arbore non si sbilancia:”Ci sto pensando. Certamente non posso fare il rap, il trap, né mettermi i jeans strappati. Il compito di uno della mia età è segnalare quello che resiste ai tempi. Me l’ha insegnato il jazz: ci sono cose caduche, e cose destinate a durare“.