sperano di uscire dal carcere, nonostante siano stati condannati all’ergastolo per la strage di Erba. I due sono convinti di avere una chance di uscire dal carcere. «Penso che riusciremo a uscire». Non moriranno dunque dietro le sbarre? «No, penso proprio di no». Olindo è tornato a parlare in tv: lo ha fatto ai microfoni di “Quarto Grado” su Rete4. Nella puntata andata in onda ieri, l’ex netturbino è stato protagonista di una lunga intervista. Dopo aver confessato di aver ucciso l’11 settembre 2006 Raffaella Castagna, il figlio Youssef Marzouk, la madre Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini, con il suo cane (Mario Frigerio invece riuscì a salvarsi), ora si dice «innocente». Nell’intervista ha spiegato quella che ritiene possa essere la chiave per uscire dalla sua cella. «Penso che bisognerebbe partire dall’analisi dei reperti rimasti. Quello sarebbe un buon inizio».
STRAGE DI ERBA, OLINDO ROMANO PARLA A QUARTO GRADO
I familiari delle vittime della strage di Erba dicono che ogni volta che viene riaperta questa storia si compie per loro un loro delitto. A tal proposito, Olindo Romano ha replicato: «Non so cosa dire, sicuramente non fa piacere a nessuno. Però la storia non è ancora conclusa. Fino a quando non li analizzano non si può sapere nulla…». L’anno scorso Olindo e Rosa hanno presentato una denuncia per la distruzione dei reperti mai analizzati della strage di Erba. Sulla vicenda si sono mossi gli ispettori del Ministero della Giustizia. «Per ultimo resta la Corte europea (dei diritti dell’uomo, ndr)». In merito all’attenzione mediatica ricevuta taglia corto: «Visto che le cose vanno così, lasciamole andare così…». A “Quarto Grado” fa un analisi della sua situazione: «Perché mi professo innocente? Basta andarsi a leggere tutte le carte per capire… Chi ha sbagliato in questa storia? Siamo in tanti. Anche io ho fatto degli errori, altrimenti non sarei qui. La confessione è stato un errore, ma c’è stato un insieme di cose…». Clicca qui per il video dell’intervista di Olindo Romano a Quarto Grado.