Dieci immigrati vivevano in fitto all’interno di un bilocale di 50 metri quadrati in via Arquà, a Milano, senza acqua calda, riscaldamento, immersi tra la sporcizia e le blatte. Una condizione disumana venuta alla luce dopo la segnalazione di alcuni cittadini, che hanno informato le forze dell’ordine del sovraffollamento al quarto piano di uno stabile in cui viveva un gruppo di stranieri irregolari. Come riportato da La Repubblica, sul posto giovedì scorso è intervenuto il nucleo reati immobiliari della polizia di Milano, coordinato dal comandante Marco Ciacci. Nello spazio di 50 metri quadri, divisi tra due posti letto e qualche materasso sul pavimento, stavano appunto in dieci, tra condizioni igieniche pessime, che comportavano tra le altre cose la presenza di avanzi di cibo sparsi nelle parti comuni e blatte che si muovevano anche tra i giacigli.
MILANO, DIECI IMMIGRATI IN FITTO IN BILOCALE 50 MQ
Otto delle dieci persone che abitavano in fitto il bilocale di 50 metri quadrati in via Arquà a Milano, provenienti dal Senegal e dal Gambia, al controllo delle forze dell’ordine sono risultate essere non in regola con i documenti di soggiorno sul territorio nazionale e per questo motivo sono state portate all’ufficio arresti e fermi per essere identificate. In particolare cinque di queste sono state denunciate per immigrazione clandestina, le restanti tre sono state denunciate per inosservanza del provvedimento di allontanamento che la Questura aveva già emesso nei loro confronti. Ma gli immigrati non sono stati gli unici a subire delle ripercussioni dal blitz delle forze dell’ordine. Anche il proprietario dell’appartamento, un cittadino italiano, è stato denunciato per sfruttamento dell’immigrazione e una multa di 3.200 euro per mancata comunicazione all’autorità di pubblica sicurezza dell’ospitalità a cittadino straniero. All’operazione ha preso parte anche il nucleo Cinofili della Polizia Locale, che nell’immobile ha trovato 25 grammi tra hashish e marijuana, posti sotto sequestro.