E’ arrivata l’auspicabile svolta nel rapimento di Mirko Giacomini da parte di Abelouahd Haida, che per motivi passionali aveva sequestrato l’operaio 45enne di Gavardo, in provincia di Brescia. I due sono stati ritrovati e stanno bene, a 48 ore dal rapimento andato in scena tra tra martedì e mercoledì scorso nel Bresciano. Rapitore e sequestrato sono stati individuati dopo ricerche che avevano coinvolto in tutto il territorio, erano nascosti nell’abitazione della ex moglie dello straniero, che si trovava poco lontano nel comune di Villanuova sul Clisi. I carabinieri hanno portato entrambi in centrale ed ora cercheranno di ottenere spiegazioni soprattutto dal marocchino 37enne, per farsi spiegare dinamica e movente del rapimento e di 48 ore di follia che fortunatamente non hanno avuto gravi conseguenze. (agg. di Fabio Belli)
LE PAROLE DELL’EX MOGLIE DEL SEQUESTRATORE
Mirko Giacomini non è stato sequestrato da Abelouahed Haida fuori dallo stabilimento in cui lavora. Lo ha rivelato “La Vita in Diretta”: il marocchino ha fermato un collega costringendolo ad accompagnarlo a casa di Giacomini. Una volta arrivati, ha costretto l’operaio a chiamare il collega e a convincerlo ad uscire. Quando è sceso in strada, ha costretto anche lui a salire in auto, quindi lo ha rapito. Tutti e tre si sono poi diretti al Santuario della Madonna della Neve, dove si fa consegnare il cellulare dall’operaio e lo lascia libero. Invece con Mirko Giacomini si allontana a piedi nel bosco. Il sequestratore ritiene che Mirko Giacomini avesse una relazione con la sua ex compagna, che ai microfoni del programma non ha voluto parlare. «Ho già parlato con le forze dell’ordine, non devo dare spiegazioni a nessuno. Non devo dire nulla a voi. Per favore, sono già a posto con le forze dell’ordine, non devo dare spiegazioni a voi». Pare però che Mirko Giacomini non avesse una relazione con la donna, ma si era limitato ad accompagnarla a casa dopo lavoro. (agg. di Silvana Palazzo)
LA RICOSTRUZIONE DEL RAPIMENTO
Emergono ulteriori dettagli rispetto ai motivi che hanno portato il marocchino Abdeleouahed Haida a rapire e a sequestrare nei boschi di Gavardo il 45enne operaio italiano Mirko Giacomini. Secondo quanto appurato da Il Giorno, il nordafricano avrebbe litigato con la compagna accusandola di avere una relazione con un ex collega della Saf, ditta di Muscoline dove la donna aveva lavorato come “interinale”. Dopo il litigio, secondo quanto hanno verificato le indagini messe in atto in queste ore dalle forze dell’ordine, il sequestratore si è appostato fuori dall’azienda aspettando che uscissero due ex colleghi della donna. Haida avrebbe dunque sequestrato uno degli uomini e, minacciandolo con una pistola, si sarebbe fatto portare a casa del presunto amante, poi preso in ostaggio al posto del primo, appunto Mirko Giacomini. Anche un elicottero dei carabinieri è impegnato in questi minuti nelle ricerche, alle quali non partecipano volontari perché il sequestratore è armato. (agg. di Dario D’Angelo)
RICERCHE IN CORSO
Sono proseguite per tutta la notte le ricerche nei boschi sopra il lago di Garda, ma di Mirko Giacomini e del suo sequestratore Abelouahed Haida nessuna traccia. Le ricerche sono riprese poco fa, come sottolinea Brescia Today, con il rapimento che risale alla notte tra martedì e mercoledì: un gesto fatto per motivi passionali secondo quanto confermato da Storie Italiane, con il marocchino convinto che il 45enne abbia una relazione con la moglie (ipotesi che per il momento non trova conferme). L’auto utilizzata per il sequestro è stata abbandonata nella frazione di Prandaglio, a Villanuova sul Clisi, ed è stata definitivamente esclusa l’ipotesi di un rapimento a scopo di estorsione. In tutto il paese sono presenti le gazzelle dei carabinieri con dei posti di blocco. Attesi aggiornamenti nelle prossime ore: Gavardo con il fiato sospeso per Mirko Giacomini. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
AGUZZINO E VITTIMA SCOMPARSI
Un uomo è stato rapito nella serata di ieri nel Bresciano, precisamente a Gavarno. In base alle ultime indiscrezioni riportate dai colleghi di BresciaToday, la vittima si chiama Mirko Giacomini, ha 45 anni e di professione fa l’operaio, mentre il sequestratore è il marocchino 36enne Abdelouahed Haida, con documenti regolari in Italia e con qualche precedente. Al momento le forze dell’ordine brancolano nel buio, e si sa solo che la vittima è stata sequestrata nella sua abitazione di Sopraponte, poi portato in una località ignota. L’aguzzino si è presentato dal 45enne con una pistola in pugno e con un’automobile rubata, ed è poi scappato fra i boschi. I carabinieri hanno ritrovato solamente l’automobile abbandonata dal magrebino, ma dei due non vi è al momento alcuna traccia. Stando a quanto emerso in queste ultime ore, si sa solo che il malvivente avrebbe agito per motivi passionali, visto che vi sarebbe alle spalle un presunto tradimento, ma si tratta solo di semplici ipotesi. Pare che Haida avrebbe voluto sequestrare Giacomini nella serata di martedì, appena finito il turno dell’azienda in cui lavora, la Saf di Muscoline, ma la vittima era assente ed è quindi andato a prenderla a casa sua. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
RAPITO NEL BRESCIANO: MISTERO
Cresce la preoccupazione riguardo il 45enne che è stato sequestrato da un uomo, uno straniero di origine nordafricana, e portato nei boschi vicino Brescia, nei pressi di Gavardo. Secondo le forze dell’ordine, che stanno indagando anche per provare a ricostruire il movente che ha portato il sequestratore ad agire, il rapitore è armato e dunque il 45enne sarebbe costantemente in pericolo, ormai da circa 24 ore nelle mani del suo aguzzino. Si sta cercando di indagare sui rapporti che eventualmente sono intercorsi tra i due anche precedentemente al rapimento, con gli investigatori che al momento hanno escluso la finalità estorsiva né tantomeno prendono in considerazione un sequestro a fine di rapina. Al momento però il sequestratore ha fatto perdere le tracce sue e dell’operaio rapito, e la polizia sta cercando di accelerare i tempi per evitare che la situazione, considerando appunto che il rapitore è armato, possa precipitare. (agg. di Fabio Belli)
RAPITO A GAVARDO: GLI AGGIORNAMENTI A “CHI L’HA VISTO?”
Nella trasmissione “Chi l’ha visto?” in onda su Rai 3 arrivano aggiornamenti riguardo l’operaio rapito da Gavardo e nascosto nei boschi della zona nella provincia di Brescia, ormai da 24 ore nelle mani del suo sequestratore che dovrebbe essere un cittadino straniero. Le ricerche dei due uomini proseguono il mistero principale verte sul movente che avrebbe portato il sequestratore ad agire. Sempre secondo “Chi l’ha visto?”, le prime informazioni raccolte dagli investigatori escludono che possano esserci problemi economici o d’estorsione tra i due, alcuni avanzano anche l’ipotesi del movente passionale, cioè una donna nel rapporto tra sequestrato e sequestratore, un possibile sgarro da parte dell’operaio che avrebbe portato a requisirlo letteralmente e a nasconderlo nei boschi, dove al momento i due non sono stati ancora individuati. (agg. di Fabio Belli)
SEQUESTRO IN ATTO DA 24 ORE
Un uomo di origine italiane è stato sequestrato da uno straniero a Gavardo, nel Bresciano, nella notte tra il 15 e il 16 gennaio. A lanciare l’allarme è stato un collega della vittima, di cui al momento non è nota l’identità, perché è stata prelevata proprio vicino al luogo di lavoro. Subito sono partite le ricerche dei carabinieri, perché si sono perse le tracce dei due, i quali sarebbero nascosti nei boschi della zona di Gavardo, in provincia di Brescia. Non si conosce ancora il movente di questo sequestro. Secondo le prime informazioni fornite alla stampa, il sequestratore sarebbe armato. La prima giornata di ricerche è senza esito: per ora non si trovano né sequestrato né l’uomo che lo ha prelevato. Quindi la caccia all’uomo tra Garda e Valsabbia non ha prodotto i risultati sperati. La Procura ha sospeso poco fa le ricerche, dopo che per l’intera giornata i carabinieri sono stati impegnati nella perlustrazione della zona. Lo riporta il Giornale di Brescia.
BRESCIA, UOMO RAPITO E NASCOSTO A GAVARDO
Sono poche le indiscrezioni sull’identità dell’uomo sequestrato a Gavardo, nel Bresciano. Si tratta di un operaio italiano di 45 anni, secondo quanto riportato da Sky Tg24. A sequestrarlo la notte scorsa un uomo di origini nordafricane che sarebbe armato. Pare che l’uomo sia stato prelevato vicino al luogo di lavoro, al termine del suo turno. E infatti è stato un suo collega a lanciare l’allarme sul rapimento. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti non si tratterebbe di un sequestro a scopo di estorsione, ma si attendono gli sviluppi dell’indagine e delle ricerche per ricostruire i contorni di una vicenda che al momento presenta molti lati oscuri.