Giovanni Ciacci conquista tutti con la sua ironia. Ecco perché, intervistato tra le pagine del settimanale Chi, si racconta a tutto tondo ed appassiona gli estimatori ancora una volta. 20 anni fa costumista delle dive ma oggi, quando cammina per strada lo riconoscono tutti. Il merito è di programmi come “Detto fatto” e “Ballando con le stelle” che hanno avuto anche la capacità di regalargli la massima popolarità che un personaggio pubblico potrebbe mai desiderare. Lui si definisce un uomo “imbarazzantemente felice” e senza paura di ammetterlo. “Vivo un sogno tutti i giorni e faccio un lavoro straordinario. Non che prima non lo facessi, ma sono felice perché sto continuando a vivere un desiderio che è partito tanti anni fa e non è mai finito”. Nonostante sembri sempre sicuro, confida di avere paura ad entrare nelle case degli italiani: “Io ho terrore perché sono molto timido. Nascondo la timidezza con gli abiti colorati, le frasi a effetto, le urla, ma tutte le persone con cui ho lavorato mi hanno insegnato che nelle case bisogna entrare con garbo e buona educazione”.
Giovanni Ciacci e il desiderio di avere un figlio
Giovanni Ciacci confida di dormire solo quattro ore a notte per fare tutto: “Scrivo libri, firmo articoli, faccio TV, ballo, lavoro anche il fine settimana nei centri commerciali… A maggio ricomincerò con la radio”. Presto lo rivedremo anche a Ballando con le Stelle anche se non sa in che ruolo “Non lo so” afferma, ma poi precisa: “Di certo non starò zitto e buono”, racconta tra le pagine di Novella 2000. Dopo avergli fanno notare che sarebbe perfetto per Pechino Express in coppia con Valeria Marini, lui risponde: “Mai dire mai. Dopo 25 anni saprei come comportarmi. Lei è la nostra ultima diva. Dopo di lei nessuna. Belen è bravissima, simpaticissima, meravigliosa, ma non ha il suo allure… Valeria è Marilyn Monroe allo stato puro”. E quando cala la sera, Ciacci s’infila il pigiama e sogna di trovarsi casa con un figlio da accudire: “Ho voglia di fare il padre. Di prendermi cura di qualcuno, banalmente di leggergli le favole, di insegnargli la differenza tra bene e male. Di donare amore assoluto senza se e senza ma. Abbandonerei tutto per questo mio sogno. Ho avuto più di quello che avrei potuto immaginare o desiderare di avere. Mai mi sarei aspettato di arrivare fino a qui (…) Non ho avuto un padre ma so che saprei esserlo”.