Si è decisamente smontato il caso Trump-Cohen, lo scoop di BuzzFeed secondo cui l’ex avvocato del presidente degli Stati Uniti sarebbe stato obbligato a mentire al Congresso proprio da parte del tycoon USA. Sulla vicenda si è espresso il procuratore e grande accusatore di Trump, Robert Mueller, che ha parlato di ricostruzione non vicina alla realtà, e se lo dice lui… Intanto sulla vicenda è uscito nuovamente allo scoperto lo stesso commander in chief, che come al solito ha utilizzato il mezzo a lui più caro, il suo profilo Twitter. Questa volta Trump ha affrontato l’argomento impeachment, invocato nelle scorse ore da molti, proprio a seguito del presunto scandalo riguardante Cohen: «Se volete vedere crollare la Borsa, mettetemi in stato di accusa – afferma l’uomo più potente sulla terra – l’economia è tra le migliori della nostra storia. Quello che si è sentito, basato su una storia falsa, è impeachment». Intanto sale l’attesa per l’annuncio che lo stesso Trump effettuerà questa sera alle ore 21:00 (le 15:00 a Washington), molto probabilmente sullo shutdown: che venga finalmente terminato? (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
TRUMP-COHEN, IL CASO SI SGRETOLA
Sembra via-via sgretolarsi lo scoop di BuzzFeed riguardante la richiesta di Trump a Cohen di mentire al Congresso sulla Trump Tower a Mosca. Anche il procuratore speciale Robert Mueller, che sta indagando sul Russiagate, ha bollato le rivelazioni come inaccurate, affidando il commento sulla vicenda al portavoce Peter Carr: «La descrizione fatta da BuzzFeed – afferma l’ufficio del procuratore – di specifiche dichiarazioni e la caratterizzazione dei documenti e delle testimonianze ottenute da questo ufficio riguardo all’audizione al Congresso di Cohen, non è precisa». Non è chiaro quali siano gli errori nella ricostruzione di BuzzFeed, fatto sta che quello che sembrava potesse essere uno scandalo clamoroso, che faceva prefigurare l’impeachment per il presidente degli Stati Uniti, si sta piano-piano spegnendosi senza alcuno strascico. Lo stesso tycoon a stelle e strisce ha definito la questione come una clamorosa “fake news”, una triste pagina per il giornalismo degli Stati Uniti: la sensazione è che per l’ennesima volta le accuse nei confronti di Trump si siano rivelate false. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
TRUMP-COHEN, IL PRESIDENTE “FAKE NEWS”
Nuove pesanti accuse nei confronti del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che secondo BuzzFeed avrebbe obbligato l’ex avvocato Michael Cohen a mentire al Congresso in merito alla questione della Trump Tower in Russia. Il commander in chief ha bollato come fake news tale indiscrezioni, uscendo allo scoperto attraverso il proprio profilo Twitter: «Un giorno molto triste per il giornalismo – il cinguettio del presidente – ma un grande giorno per il nostro Paese». L’uomo più potente al mondo ha terminato il proprio breve intervento così: «Le fake news sono il vero nemico del popolo». Intanto prosegue lo shutdown negli States, con le operazioni del governo che sono bloccate da ormai un mese, e con migliaia di dipendenti pubblici in rivolta perchè non stanno percependo lo stipendio. Oggi, alle ore 15:00 locali (quando in Italia saranno le 21:00), il presidente farà un annuncio importante proprio riguardante lo shutdown e la crisi umanitaria lungo il confine con il Messico, un discorso che avverrà in diretta televisiva dalla Casa Bianca. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
TRUMP-COHEN: TORNADO SUL PRESIDENTE USA
Nuovo tornado alla Casa Bianca con protagonista ovviamente Donald Trump. Il presidente degli Stati Uniti è stato accusato dal suo ex avvocato, Michael Cohen, di essere stato costretto a mentire in merito al presunto caso di collusione con la Russia durante la campagna presidenziale del 2016. Ovviamente lo stesso tycoon rimanda al mittente ogni accusa, e anche Lanny Davis, consulente legale e di comunicazione di Cohen, ha preferito non commentare lo scoop di BuzzFeed «per rispetto per le indagini del signor Mueller e dell’Ufficio di consulenza speciale». Stando a quanto scoperto, il procuratore Mueller avrebbe raccolto numerose testimonianze attraverso interviste a più dipendenti della Trump Organization, nonché attraverso email interne alla società, e messaggi di testo. Successivamente Cohen avrebbe confermato il tutto una volta interrogato appunto dal titolare delle indagini sul Russiagate. Adam Schiff, che presiede il comitato di intelligence della Camera, ha dichiarato attraverso Twitter che l’accusa contro Trump «è tra le più gravi fino ad oggi». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
TRUMP-COHEN: NUOVA BUFERA
Finisce nuovamente nella bufera il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Il tycoon USA avrebbe infatti ordinato il suo ex avvocato Michael Cohen, già condannato a tre anni durante lo scorso mese di dicembre, di mentire al congresso in merito alle trattative per costruire la famosa Trump Tower a Mosca. E’ questo quanto emerge analizzando le carte che si trovano al momento in mano al procuratore speciale Robert Mueller, che stava indagando sul Russiagate, nemico numero uno del presidente degli Stati Uniti. A darne notizie è il sito BuzzFeed citando fonti investigative, pezzo poi ripreso a cascata da tutti i principali quotidiani online in Italia in queste ore. A quanto emerge pare che l’uomo più potente al mondo fosse pronto ad appoggiare il piano di Cohen di recarsi in visita in Russia durante la campagna presidenziale del 2016, per incontrare il collega Vladimir Putin. «Fai che avvenga», le parole di Trump al suo legale.
RUSSIAGATE: “TRUMP ORDINO’ A COHEN DI MENTRE”
Ovviamente rimanda al mittente ogni accusa il commander in chief, che ha liquidato più volte l’inchiesta di Mueller definendola spesso e volentieri spazzatura nonché “caccia alle streghe”. Trump ha smentito a più riprese alcuna “collaborazione” con la Russia durante il periodo elettorale, ma il procuratore è convinto del contrario. Parole dure da parte del presidente degli Stati Uniti anche nei confronti del suo ex avvocato, che secondo lo stesso starebbe fornendo dichiarazioni false pur di ottenere un alleggerimento della pena in vista della sentenza nel procedimento giudiziario a suo carico. Cohen ha a sua volte replicato via social al presidente, e attraverso la propria pagina Twitter ha scritto: «sono rammaricato dalla mia cieca realtà nei confronti di un uomo che non lo merita». L’ex avvocato di Trump sarebbe pronto a testimoniare di fronte al Congresso viste le pesanti intimidazioni dell’ex amico, cosa che invece fino a poco tempo fa era stata scartata.