I fotoromanzi degli anni Settanta le permetteranno di conquistare i riflettori nazionali: pi forte dei suoi 15 anni. Un’età tenera che la spingerà in un faccia a faccia con la dura realtà di quel mondo così corrotto, specialmente dalla droga. Ragazza degli anni ’70, Katiuscia non faticherà molto a sfruttare la sua bellezza per concupire gli uomini e far sognare le donne. Un successo inaspettato che la lascerà però sola con i suoi demoni, fino a lasciare che la inghiottano. Caterina Piretti racconterà la sua storia a Le Ragazze, in onda questa sera su Rai 3. Sarà difficile per Katiuscia riuscire a uscire dal tunnel della droga e soprattutto non lasciarsi abbagliare dagli stessi riflettori che le hanno regalato un trampolino di lancio verso una carriera dorata. Forte della sua energia e determinazione, alla fine avrà però la meglio sull’eroina e riprenderà in mano la sua vita.
CATERINA PIRETTI, IL SUCCESSO DI KATIUSCIA
La sua esistenza diventerà prima al pari di quei fotoromanzi che la renderanno una diva italiana. Le case editrici si fanno la guerra pur di ottenere il suo volto in prima pagina, per una ragazza che si definirà già allora una come tante, dotata di una bellezza normale e senza alcun tipo di fascino. Una visione del tutto diversa a quella degli altri, che vedono in quello sguardo da ragazza acqua e sapone la malizia necessaria. Fioccano i milioni di lire, compensi da capogiro che le permettono anche di girare il mondo. E così come aumentano i suoi ingaggi, così la sua vita entra in un vortice fatto di dissolutezza e sperpero e non solo. Madre albanese e padre bolognese, Caterina Piretti sarà uno dei primi volti a finire al centro di un fenomeno tutto italiano. Quello legato ai fotoromanzi rosa, che negli anni successivi alla guerra contribuiscono a regalare nuova vita alla popolazione. Storie a colori e bianco e nero, riviste che raggiungono milioni di tirature per nomi come Sogno e Grand Hotel.
IL PERIODO BUIO
Caterina si trasforma così in Katiuscia, ma perde anche presto il timone della sua stessa esistenza. Finisce in giri poco raccomandabili durante la notte, una vita spericolata che le permetterà di collezionare “ricordi futili e tragici”. Guadagna tanto ma perde tutto, tanto che Luca Cordero di Montezemolo decide di regalarle 100 dollari per permetterle di sopravvivere. A Bombay ci sarà inoltre l’arresto, ricorda Il Corriere della Sera, perché in quel momento Caterina viaggia al fianco di Romina Cicconi ed Eva Robbin’s. Le autorità non riescono a stabilire con certezza le loro identità e anche Katiuscia finisce dietro le sbarre. Le droghe pesanti le permetteranno di vivere in modo ovattato le tante perdite, a partire da tutti gli amici che inizieranno a morirle di fronte agli occhi per via di Aids e overdose.
LA RINASCITA
Caterina intanto assaggia l’amarezza del carcere, viene pizzicata per spaccio e infine entra nella comunità di Mauro Rostagno per recuperare se stessa. Quando uscirà dalla struttura la sua vita sarà del tutto stravolta e quei riflettori che si sono accesi su di lei, affievoliscono la loro luce fino a spegnersi del tutto. Ricomincerà invece con un figlio e qualche compagno, per poi buttarsi nel mondo dell’antiquariato. La diva ribelle, come si definisce nell’autobiografia pubblicata con Giulio Perrone Editore, non si lascerà inghiottire del tutto dalla droga. “Dieci anni di tossicodipendenza”, confessa infatti nel suo libro, per poi diventare detenuta ed in cella con la moglie di Renato Vallanzasca.