Da anni la longevità è al centro di studi e di ricerche, la Leiden University Medical Center ha fatto un altro passo in avanti sull’argomento. Come riporta Repubblica, secondo il team olandese, supportato dall’Università dello Utah, è possibile scoprire se si è destinati a una vita longeva guardando l’albero genealogico, non solo relativamente ai genitori ma anche a zii e zie. E’ più probabile vivere più a lungo se si proviene da una famiglia con molti membri longevi: «Abbiamo osservato che più parenti longevi si hanno, più basso è il rischio di morire giovani», la spiegazione di Niels van den Berg, dottorando in epidemiologia molecolare. La ricerca è stata condotta utilizzando il database dell’università dello Utah e della provincia olandese di Zeeland, analizzando così le genealogie di 315 mila persone di oltre 20 mila famiglie risalenti al 1740.
LONGEVITA’, ZII E ZIE RIVELANO SE VIVREMO A LUNGO
Una ricerca che non riguarda la sopravvivenza selettiva ma che riesce a dirci qualcosa in più sulla longevità di ognuno di noi. Repubblica sottolinea che, paragonati a persone della loro stessa età, i figli di genitori che sono ‘top survivor’, ovvero nella fascia più alta del 10% in termini di età di un gruppo di persone nate entro un determinato periodo di tempo, hanno un rischio inferiore del 31 per cento. Ma non solo: anche zii e zie hanno un ruolo determinante. «Nelle famiglie longeve, i genitori possono quindi trasmettere i geni della longevità ai loro figli, anche se fattori esterni impediscono loro di raggiungere un’età davvero elevata», aggiunge Niels van den Berg, con la professoressa di epidemiologia molecolare presso l’Università di Leida e coautrice dello studio Eline Slagboom che ha precisato: «Questa ricerca ci ha portato ad essere molto più selettivi nell’individuare le persone in cui cercare quei geni».