La sagra, l’intossicazione e il sospetto: non è un titolo di un episodio di Don Matteo e neanche di un racconto di cronaca locale bensì una possibile “mano” politica anti-Lega dietro a quello che in prima battuta sembra una notizia “curiosa” da “lato destro” delle homepage dei quotidiani online. Il teatro della scena è la Sagra del Radicchio di Zero Branco (Treviso), i protagonisti loro malgrado 50 militanti della Lega che si sono ritrovati a cena nella festa locale lo scorso venerdì. Appena finito il pasto tutto a base di radicchio in varie forme e gusti, proprio quei militanti del Carroccio – e solo loro – hanno accusato crampi, attacchi intestinali e dolori per tutta la notte a seguire: dopo i controlli effettuati in ospedale, la sentenza è una sola ovvero intossicazione alimentare. Lo annuncia oggi il Gazzettino di Treviso che però avanza anche la possibilità di una spiegazione dietro a quella che potrebbe essere derubricata come una spiacevole ma possibile intossicazione durante una sagra di paese.
I SOSPETTI ALLA SAGRA DEL RADICCHIO
Nessun altro dei presenti alla festa del Radicchio ha lamentato dolori o fastidi e i crampi sono rimasti solo per i leghisti presenti alla cena: la Pro Loro di Zero Branco non ci sta alla ricostruzione fatta dai quotidiani locali e prova ad allontanare ogni sospetto di “manina” che possa aver aggiunto del lassativo ai piatti cucinati per i 50 militanti della Lega. Assessori provinciali e regionali erano presenti alla festa, come Stefano Marcon (presidente della Provincia) che al Gazzettino ha spiegato «Sono un benpensante e non vorrei farmi sfiorare dall’idea che qualcuno abbia voluto farci uno scherzo di dubbio gusto. Però non si può nemmeno escludere». Il piccolo avvelenamento è durato per fortuna solo una giornata eppure tanto è bastato per far scattare il sospetto per ora non naufragato da prove: certo, è alquanto insolito che i soli a star male siano stati gli unici 50 seduti alla stessa tavolata, mentre tutto il resto della Festa non ha avuto alcun problema particolare.