«Ho firmato i decreti per il piano per il personale della sanità, approvando l’assunzione di 7600 dipendenti nel settore in Campania», ha annunciato ieri il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca dopo un lungo periodo di richieste e forti proteste dei tanti precari che lamentavano l’immobilismo regionale sulla Sanità e l’accesso agli incarichi pubblici negli ultimi dieci anni. Lo stesso Governatore campano ha poi dettagliato l’operazione aggiungendo come «tutti i piani per il personale presentati dalle asl e dalle aziende ospedaliere della Campania. Parliamo di 7600 nuovi posti, di cui, una quota entro il 50%, è destinato alla stabilizzazione dei precari di lungo corso, saranno credo non più 1500. Quindi stabilizziamo i precari e abbiamo la possibilità di assumere nuovi medici, infermieri, amministrativi, tecnici per oltre 5500-6000 unità». Il via libera della Regione riguarda la stabilizzazione di circa 1300 precari “atipici”, ma anche lo sblocco del piano triennale del personale di Asl e ospedali con complessivamente la quota toccata di 7600 assunzioni da condurre entro i prossimi 3 anni.
IL PIANO DELLA REGIONE DOPO 10 ANNI
Dopo 10 anni di sostanziale immobilismo viene aperta la carriera lavorativa per l’assunzione di medici, infermieri, amministrativi e tecnici: si consente così alla Sanità campana di avviarsi sul consolidamento dei livelli di assistenza carente dopo le 15mila unità di personale non sostituite negli ultimi dieci anni. Al netto delle ultime forti polemiche sulla Malasanità negli ospedali di Napoli e in generale sulla Salute Pubblica in Campania, il Governatore De Luca si dice soddisfatto per quanto avvenuto compiuto con questo ultimo sforzo di assunzioni: «mi pare davvero un risultato storico per la nostra Regione che ci consentirà di affrontare meglio anche tante emergenze che abbiamo. In questo periodo si fa fatica anche nei concorsi per medici pronto soccorsi, non partecipano. C’è penuria medici in alcuni campi. Queste nuove assunzioni ci permetteranno di affrontare positivamente questi problemi». Come però sottolinea il Quotidiano Sanità, nei vari conti fatti dalla Regione Campania non tutti “tornano” alla perfezione: «Nelle proposte di fine dicembre, infatti, il totale del fabbisogno ammontava a oltre 12 mila unità nel triennio, di cui 849 precarie ridotte di circa 500 rispetto a un precedente monitoraggio in quanto molti sono rientrati nella stabilizzazione del comma 1 della Madia e altri risultati vincitori nei concorsi ordinari. Nel dato complessivo dei precari manca ancora la ricognizione della Asl Napoli 1 e del Rummo di Benevento. In totale almeno un centinaio di camici bianchi privi di lavoro stabile. Assente anche il fabbisogno totale di personale della Asl Napoli 3».