Nuovi aggiornamenti sul dramma di Sant’Antonino di Susa, dove il 14 gennaio 2019 il 70enne Flavio Forla uccise il figlio Giacomo con un cavo del pc al culmine di una lite. Come riporta l’Ansa, sono stati concessi gli arresti domiciliari al medico, che sarà ospitato da un amico dato che l’appartamento di Superga in cui viveva è attualmente sotto sequestro. Ad alleggerire la posizione del settantenne l’esito dell’autopsia: accusato in un primo momento di omicidio volontario, l’esame autoptico ha escluso che il 36enne sia morto per strangolamento, nonostante il cavo del computer sia stato rinvenuto attorno al corpo della vittima.
SANT’ANTONINO DI SUSA, LA DECISIONE DEL GIP
Forla, ex vicesindaco di Sant’Antonino difeso dall’avvocato Giovanni Botti, non potrà ricevere visite se non autorizzate dal magistrato: questa la decisione del giudice per le indagini preliminari Edmondo Pio, che ha optato per la modifica della misura cautelare in attesa di nuovi aggiornamenti dalle indagini condotte dai carabinieri della compagnia valsusina. Le forze dell’ordine sono al lavoro per ricostruire la dinamica dei fatti: il settantenne ha dichiarato di avere un vuoto di memoria relativamente ai minuti della morte del figlio. Come sottolinea Repubblica, l’uomo ricorda l’inizio del litigio per cause banali e poi il cadavere a terra. Esclusa una morte violenta, ma non è chiaro se la vittima soffrisse di eventuali patologie cardiache: secondo le primissime informazioni a disposizioni, il 36enne era depresso e aveva problemi comportamentali.