Il caso emblematico di Francesco Ciaravolo, ormai ribattezzato lo “sposo mancato”, è approdato anche nella trasmissione Chi l’ha visto. Francesco, chiamato dagli amici “Ciccio”, in un anno ha organizzato nei minimi dettagli il suo matrimonio per ben tre volte, senza badare a spese ma per ben tre volte annulla le nozze. Dopo il terzo “no”, però, il suo corpo viene trovato carbonizzato all’interno della sua auto e da quel momento prende il via il vero mistero: cosa è realmente successo all’uomo? Il matrimonio di Francesco e della futura sposa Vincenza era in programma per lo scorso 29 dicembre. Appuntamento in chiesa alle 15.30: tutto è pronto ma a mancare all’altare è solo Francesco Ciaravolo, 48enne di Salemi, in provincia di Trapani. Di lui si perdono misteriosamente le tracce ma la mattina del 5 gennaio, la centrale operativa dei vigili urbani di Salemi riceve una telefonata anonima che segnala la presenza di un’auto bruciata in contrada Canetici. Gli agenti che si sono recati sul posto hanno di fatto rinvenuta la Mercedes di proprietà di Ciaravolo ed all’interno scoprono anche la presenza di un corpo carbonizzato, dando il via alle indagini. Sarà l’esame del Dna a confermare se quello rinvenuto è davvero il corpo del mancato sposo ma non essendoci altri scomparsi in zona l’esito appare sempre più scontato. Ma cosa è successo davvero? Si tratta di un suicidio avvenuto nella notte tra il 4 ed il 5 gennaio? Al vaglio degli inquirenti, rivela la trasmissione Chi l’ha visto, ci sarebbe un video che potrebbe rappresentare la vera svolta nelle indagini.
FRANCESCO CIARAVOLO, SUICIDIO O OMICIDIO?
Le telecamere di sorveglianza di un distributore di benzina, appena fuori Salemi ma in direzione contrada Canetici avrebbero ripreso proprio Francesco Ciaravolo nell’atto di riempire le taniche di benzina. Questo darebbe una mano importante all’ipotesi di suicidio ma al vaglio degli inquirenti ci sarebbe anche la tesi secondo la quale qualcuno abbia voluto vendicare il dolore e l’umiliazione della sposa che per ben tre volte lo ha atteso sull’altare nell’ultimo anno. Ma si pensa anche che Ciaravolo avesse dei nemici per via dei suoi debiti e delle sue manie di grandezza. Eppure, in paese viene descritto come un “povero Cristo” con il solo obiettivo di raccontare menzogne. L’uomo infatti, secondo alcuni testimoni era disoccupato eppure millantava di essere amministratore delegato di un’azienda che trattava con l’estero. Nella realtà viveva con la madre in una condizione economicamente difficile. Ma cosa sapeva invece la promessa sposa Vincenza? Dalle loro pagine social sembrava una coppia come tante. La procura di Marsala, intanto, sta indagando nel massimo riserbo senza escludere alcuna pista, compresa quella dell’omicidio per motivi economici. Secondo le ultime indiscrezioni del Giornale di Sicilia, trapela che il corpo trovato carbonizzato in auto fosse ancora in vita quando è divampato l’incendio. La pista dei soldi e dei suoi numerosi debiti potrebbe essere quella decisiva per fare luce sulla doppia vita e sulla morte di Francesco Ciaravolo.