Mentre Matteo Salvini conduce la sua battaglia contro i migranti tra l’annuncio di chiusura del Cara di Mineo e il caso della Sea Watch 3, le forze politiche sono impegnate a decidere quale linea scegliere sul caso Diciotti dopo la richiesta di autorizzazione a procedere da parte del Tribunale dei Ministri di Catania. Come riportato dall’Huffington Post, fonti interne del Pd parlano di un Partito Democratico orientato a concedere l’autorizzazione:”Sappiamo che Salvini strumentalizzerà la vicenda nella campagna per le europee e potevamo avere tutto l’interesse a sottrargli quest’arma. Ma non sarà così. Abbiamo il dovere di dimostrare che noi siamo diversi”. Chi ha già annunciato il suo voto è Matteo Renzi, che su Twitter ha scritto:”Sono arrivate in Senato le carte del Tribunale dei Ministri nei confronti di Matteo Salvini. Dopo averle lette con attenzione e senza alcun pregiudizio ideologico, voterò a favore della richiesta di autorizzazione a procedere”. (agg. di Dario D’Angelo)
SALVINI, “CHIUDEREMO CARA DI MINEO ENTRO DICEMBRE”
Non è una novità, nel senso che già lo aveva annunciato una settimana fa durante lo sgombero del Cara di Castelnuovo di Porto (Roma), ma ora è ufficiale: «Entro dicembre 2019 chiuderemo il Cara di Mineo», annuncia il Ministro Matteo Salvini intervenendo a “NonStopNews” su Rtl 102.5 questa mattina. Si tratta del Centro di Accoglienza per migranti in Sicilia – nella provincia di Catania – tra i più grandi e più “delicati” del Paese, come dimostra la recentissima indagine sulla Mafia nigeriana con blitz della Polizia avvenuta proprio questa mattina. «Più grossi sono i centri più facile è che si infiltrino i delinquenti», ha precisato il leader della Lega nell’intervista radiofonica dove ha dettato i tempi di uno sgombero che se possibile fa ancora più “rumore” rispetto al Cara alle porte della Capitale. Le indagini effettuate dalla Procura di Catania hanno portato a smantellare una banda di spacciatori di cocaina e marijuana che operava in tutta Italia proprio a partire da una vasta cellula presente nel Cara di Mineo.
L’ANNUNCIO DEL MINISTRO E LE CONSEGUENZE
Le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Catania hanno permesso di ricostruire «struttura e ruoli del sodalizio che imponeva la propria egemonia sul territorio, opponendosi e scontrandosi con gruppi rivali al fine di assumere e conservare il predominio nell’ambito delle comunità straniere presenti all’interno del Cara di Mineo creando un forte assoggettamento omertoso»: l’annuncio di Salvini arriva ovviamente a corredo dell’operazione antimafia, con un tweet successivo in cui il Ministro sottolinea «Grazie alle Forze dell’Ordine e alla magistratura! Da parte mia, ribadisco l’impegno per continuare a ridurre gli ospiti nel Cara di Mineo e in tutti gli altri grandi centri, con l’obiettivo di svuotarli completamente». Le presenze all’interno del centro di accoglienza per migranti sono calate in questo ultimo anno di politiche del Governo gialloverde: al 25 gennaio 2018 erano 2.585 ospiti, al 25 gennaio 2019 gli ospiti registrati sono invece 1.357. Le conseguenze al momento non si riescono a “calcolare” visto che già sul Cara di Castelnuovo di Porto, che ha dimensioni e ospiti assai inferiori come numero, la chiusura ufficiale da giovedì prossimo porrà diverse problematiche nella ridistribuzione delle persone alloggiate: trasferimenti con cittadini privati, parroci ed enti del terzo settore che si sono offerti e mobilitati per concedere ospitalità ai migranti. Ma con numeri assai più imponenti come quelli di Mineo, la possibilità di trasferimenti e sistemazioni permanenti inizia ad essere un vero rebus che dovrà essere risolto, giocoforza, nei prossimi mesi prima di dicembre 2019.