Attirava aspiranti hostess e modelle con la promessa di una carriera brillante, per poi violentarle durante i provini. L’orco si chiama Claudio Franciosi, 66 anni, finto talent scout romano che per anni aveva organizzato incontri negli hotel migliori della capitale dove portava a termine il suo piano diabolico, indisturbato. Per lui il tribunale ha optato per una condanna di 13 anni e 10 mesi di carcere, che va ad aggiungersi ai 13 anni in primo grado del 2014, e ai 10 anni del 2017. L’uomo continua a proferirsi innocente «E’ tutto un equivoco, è un complotto», ma la sua scarcerazione sembrerebbe ormai lontanissima, come sottolinea anche l’edizione online del quotidiano Il Messaggero. Le indagini sono proseguite negli ultimi tempi, ed è emerso un quadro se possibile ancora più raccapricciante, con Franciosi accusato di furto, rapina, violenza sessuale e persino minacce. Il modus-operandi era sempre lo stesso: attirava giovani donne che volevano fare carriera nel mondo della moda, e durante i provini fotografici in alberghi altolocati, venivano narcotizzate con il benzodiazepine sciolto nello champagne o nel vino, e poi violentate.
ATTIRAVA MODELLE PER POI STUPRARLE: FRANCESI CONDANNATO
Undici sono i casi accertati, e molte vittime sono state anche derubate, oltre che violentate: Franciosi portava via loro i soldi, i profumi, smartphone e persino i trucchi, come fossero un feticcio, un premio per l’atrocità da poco commessa. E per coloro che provavano a reagire, si arrivava persino alle minacce. I fatti sono iniziati nel 2005, sempre con lo stesso schema: le aspiranti modelle venivano attirate con la promessa di lavorare nel mondo della moda, ed in particolare in quello della lingerie, ma il loro sogno si trasformava ben presto in un incubo. «Cercasi hostess di bella presenza e formose. Senza limiti di età. Preferibilmente tra i trenta e i cinquanta. Libere subito, anche per brevi viaggi in Italia. Si raccomanda max serietà». Questo l’annuncio/trappola pubblicato sul web, quindi gli appuntamenti al Crowe Plaza, al Leonardo da Vinci in Prati, allo Sheraton, ma anche il President, il Saint Paul e il Cicerone, hotel di altissima classe che non erano altro che uno specchietto per le allodole. Franciosi, nonostante quanto commesso, è ritenuto sano di mente e si è sempre dichiarato innocente.