Due voci per Napoli quelle di Nino D’Angelo e Livio Cori tra i protagonisti della 69esima edizione del Festival di Sanremo 2019. Il duo ha presentato in gara il brano “Un’altra luce”, un dialogo tra due differenti facce di una delle città più belle al mondo: Napoli. Ad unire queste due voci, queste due generazioni è la musica. A Tv Sorrisi e Canzoni, il duo ha raccontato: “Questo brano è scritto a quattro mani. Il mio sogno era quello di cantare con Nino – dice Livio – e alla fine ce l’ho fatta”. I due hanno portato sul palcoscenico del Teatro Ariston di Sanremo la città di Napoli perchè “di Napoli tra noi due ce n’è tanta. Sono due Napoli diverse, due generazioni a confronto e queste generazioni verranno mostrate. Ci sono tante sorprese e ve le presenteremo nelle serate”. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)
LIVIO CORI E NINO D’ANGELO A SANREMO 2019
L’accoppiata Nino D’Angelo-Livio Cori, sulla carta, fa rizzare i capelli di chi ce li ha. Che ci azzecca, viene da chiedersi, il re della canzone neo melodica napoletana con un rapper? È la legge del momento, visto che il rap è la musica più di moda e allora anche i cantanti di una certa età con una carriera pluridecennale alle spalle cercano di svecchiarsi. Difficilmente però un pubblico tradizionalista come quello di Sanremo potrà apprezzare, ma non si sa mai. In effetti il brano si presenta con credenziali interessanti vista la produzione di nomi come Big Fish, Gianclaudio Fracchiolla e Frank Fogliano. Il pezzo invece è scritto insieme dai due. Per Nino D’Angelo è la sesta apparizione a Sanremo dopo la prima del 1986, ma non ha mai ottenuto buoni piazzamenti. Per Livio Cori è invece la prima. Per Nino, vero nome Gaetano, nonostante gli insuccessi a Sanremo, una carriera stratosferica: Ha all’attivo 41 album di cui 34 in studio, 25 film per cinema e televisione, 18 colonne sonore, 2 film da regista, 3 da sceneggiatore, 8 da soggettista. Ha condotto il DopoFestival nel 1998, Io non t’ho mai chiesto niente nel 2005 e due puntate di Striscia la notizia 2005. Livio Cori invece, esordiente nel 2015, ha preso parte alla terza stagione di Gomorra, per la quale ha inciso il brano Surat.
LA STRANA COPPIA NINO D’ANGELO E LIVIO CORI
“Abbiamo in comune il cuore napoletano“, dicono i due a proposito della loro accoppiata. Ma, attenzione, il napoletano non è un dialetto, precisano, è una lingua. E Napoli è il loro grande “ammore”, detto così, con due emme. Da buon napoletano Livio si presenterà sul palco, dice, ben attrezzato in fatto di amuleti portafortuna: medaglietta di San Gennaro, Sacro Cuore di Gesù e ovviamente l’immancabile cornetto. Definisce Nino “il re di Napoli”, il maestro che ha ispirato tanti artisti. Per questo dice ho voluto solo lui nel suo primo album che uscirà l’8 febbraio: “la sua canzone Senza giacca e cravatta (presentata a Sanremo nel 1998) è un mito!”.
UN’ALTRA LUCE, IL TITOLO DELLA CANZONE DI NINO D’ANGELO A SANREMO 2019
Si intitola Un’altra luce il pezzo che i due presenteranno insieme, un dialogo fra due facce di Napoli che si confrontano sotto il comune denominatore della musica. La canzone è cantata metà in italiano e metà in dialetto napoletano e, dicono, parla di speranza e amore verso la loro città, segnata da graffi e dolori, ma sempre in grado di infondere speranza: “Quella faccia pulita Si è sporcata coi graffi del tempo che fugge Che colpisce ma non ci distrugge”. Il 2019 si annuncia un anno impegnativo per Livio Cori: “È già tutto pronto, ho chiuso il disco, si avvicina Sanremo e subito dopo Gomorra 4. Adesso tocca a me essere pronto, non posso negare di avere un ansia enorme, ma a differenza di tante altre volte so che questa ansia in realtà è solo energia che va raccolta e incanalata per dare il massimo“, ha scritto su Instagram. L’8 febbraio, infatti, uscirà il suo primo disco “MONTECALVARIO – Core Senza Paura“.