Dallo scorso 20 dicembre si sono perse le tracce di Gianni Bergamino, speaker radiofonico e cantautore che sognava di poter raggiungere il successo senza tuttavia riuscire mai a poter vivere del mestiere che tanto amava. La scomparsa di Gianni, 58enne residente a Lavagna, ha ovviamente fatto preoccupare non poco i suoi amici e colleghi che oggi si sono rivolti alla trasmissione Chi l’ha visto per lanciare un nuovo appello. Dal giorno della sua sparizione l’abitazione dell’uomo risulta essere disabitata e dagli appelli fatti anche a Radio Aldebaran, l’emittente creata, tra gli altri, proprio da Bergamino, non sono arrivate segnalazioni utili a chiarire i motivi della sua scomparsa. La trasmissione di Raitre, anche attraverso le parole degli amici e colleghi, ha realizzato il profilo dell’uomo scomparso. Gianni fu uno dei protagonisti assoluti del periodo di grande fermento della scena musicale genovese. Non solo inventò uno dei programmi radiofonici meglio riusciti ma era convinto, sulla scia di De Andrè, di potere un giorno anche lui diventare un cantautore di successo.
GIANNI BERGAMINO, SPEAKER SCOMPARSO: LA PREOCCUPAZIONE DEGLI AMICI
Gianni Bergamino per un periodo fu molto popolare nella Liguria del Levante. Siamo nel momento di grande fermento artistico di Chiavari e dintorni. Un’amica, Gloria Dea, ai microfoni della trasmissione Chi l’ha visto ha spiegato: “Mi ha sempre detto di essere diventato famoso, un’estate, con la canzone più stupida che abbia mai scritto, in realtà Gianni è molto profondo”. Lo speaker conosce molto bene la condizione di solitudine spesso presente nelle sue canzoni, in quanto nonostante i suoi numerosi amici non ha una famiglia, orfano, figlio unico, senza una compagna e figli, vive solo in una casa popolare a Lavagna dove da mesi non lo vedono più rientrare.“E’ sempre stato un dolore per lui il fatto di non essere riuscito a fare ciò che amava, cioè di vivere con la musica”, ha spiegato ancora l’amica. Dopo aver lavorato per il Comune, prima affiggendo manifesti e poi come operatore ecologico sempre con contratti annuali, alla fine dell’anno scorso non gli fu rinnovato il contratto. “Era piuttosto preoccupato. I primi di dicembre mi aveva chiamato, era molto mortificato, aveva capito che a volte il tempo finisce anche per i sogni”, ha aggiunto l’amica. Alcuni lo hanno segnalato a Genova in prossimità di chiese e istituti religiosi. La speranza, essendo molto credente, è che possa aver trovato riparo in un convento magari per riflettere in un momento per lui difficile, senza immaginare in quanti si stanno preoccupando per lui. Gli amici hanno fatto un appello affinché possa dare notizie di sé: “Lo stiamo aspettando perchè siamo seriamente preoccupati”.