Gianni Versace aveva l’HIV? Una voce, più che una domanda, che ha sempre tormentato la famiglia dello stilista italiano assassinato a Miami nel 1997 e che ora torna prepotente in occasione del secondo episodio della serie “American Crime Story: The assassination of Gianni Versace”. In “Caccia all’uomo” (Manhunter, il titolo originale), troviamo Versace in cura per il virus dell’Hiv. Una mossa certamente audace con la quale si apre il secondo episodio della serie nella quale il confine tra realtà e fiction resta molto labile. In merito alla presunta malattia dello stilista, la famiglia ha con forza negato negli anni le voci della sua presunta sieropositività e dopo la visione dello show, la stessa – come riporta il Mirror – è intervenuta tacciando l’episodio come “triste e riprovevole”, contestando la rappresentazione della “condizione medica”. Dopo la messa in onda della scena di Versace in ospedale, ad intervenire è stata la sorella Donatella: “Dopo tutto quello che ha passato… per essere ucciso in questo modo?”. Di fatto non vengono mai citate le parole “Aids” o “Hiv” ma sono sottintese. Già in passato si era spesso detto che lo stilista fosse sieropositivo e che per questo era scomparso dalle scene prima del suo assassinio.
GIANNI VERSACE AVEVA L’HIV? LA SERIE TV E LA REPLICA DELLA FAMIGLIA
Secondo la giornalista Maureen Orth, che in merito ha scritto un libro, all’epoca l’essere sieropositivo di Gianni Versace avrebbe potuto creargli dei problemi sul lavoro, rappresentando “una minaccia per l’azienda” se solo fosse stato vero. Agli inizi degli Anni ’90, a rappresentare un problema non sarebbe stata la diagnosi vera e propria ma le implicazioni sul piano commerciale. Rivelare la presunta malattia di Gianni prima dell’assassinio, per la famiglia avrebbe potuto rappresentare un ostacolo all’immagine o al valore dell’azienda. Orth ha così ipotizzato che realmente Versace potesse aver contratto l’Hiv. Mentre lo stilista aveva una relazione con Antonio D’Amico, in due avrebbero avuto anche altri partner. Nel secondo episodio della serie, si vede la tensione tra Donatella e Antonio salire vertiginosamente. “Tu non gli hai dato nulla”, lo rimprovera. Pur non dicendolo apertamente, pare che dia proprio all’uomo la colpa della malattia del fratello, a causa del loro stile di vita. Lo stilista si ammalò gravemente nel 1994. Siamo negli anni in cui iniziarono a comparire “nuovi farmaci salvavita” in grado di mostrare ottimi risultati nelle persone sieropositive. Dopo l’omicidio, riflette la Orth, la famiglia si affrettò a procedere con la sua cremazione ed a portare le ceneri di Versace il più presto possibile fuori dal Paese. Dopo le critiche giunte dalla famiglia Versace, Ryan Murphy produttore esecutivo dello show ha commentato: “Penso che sia commovente e potente, e non credo che ci dovrebbe essere alcuna vergogna associata all’HIV”. La sorella Donatella ha sempre asserito che a portare all’allontanamento pubblico di Gianni fu un cancro all’orecchio. Per questo negli ultimi anni di vita lo stilista viveva nell’ombra in quanto ritenuto inoperabile. “Lui pensava che sarebbe morto”, aveva dichiarato Donatella al New York Magazine. Tuttavia, poco dopo fu dichiarato guarito ma sei mesi dopo fu ucciso.