Elio e le storie tese tornano in tv ospiti del programma “Grazie dei fiori“, il programma condotto da Pino Strabioli domenica 3 febbraio in prima serata su Rai3. Ancora una volta il programma torna a parlare del Festival della Canzone Italiana di Sanremo e questa settimana si occuperà della continua oscillazione fra impegno e disimpegno nelle canzoni sanremesi, e non solo. Oltre alla presenza di Elio e le Storie Tese, durante la puntata spazio a testimonianze, aneddoti e curiosità di due protagonisti d’eccezione: Renzo Arbore e Gino Castaldo. I riflettori poi sono tutti puntati sul gruppo musicale italiano che è riuscito proprio, peraltro proprio sul palcoscenico del Teatro Ariston di Sanremo, a conciliare impegno e disimpegno attraverso le armi affilate dell’umorismo e dell’ironia.
Elio e Le Storie Tese: “Ma questa volta è davvero finita”
“Ma questa volta è davvero finita” con queste parole Elio ha voluto sottolineare ancora una volta la decisione di mettere, almeno per il momento, la parola fine alla band di Elio e Le Storie Tese. Tutto è accaduto quest’estate durante la decima edizione del Collisioni Festival, un grandissimo evento che mixa sapientemente miscela musica, letteratura e enogastroniomia a Barolo. Del resto non è una novità: da diverso tempo la banda aveva annunciato la volontà di separarsi, anche se è ancora non è chiaro cosa succederà. Non è dato sapere se i componenti della band proveranno singolarmente delle carriere soliste, visto che il frontman a Repubblica ha dichiarato: “Non lo so, vedremo. Di certo non andiamo in pensione e noi non abbiamo litigato. Mi piacerebbe fare cose diverse. Mi affascina l’idea di diventare un influencer”.
Elio e le Storie tese sui talent: “il problema è la ricerca del successo”
La band durante un’intervista rilasciata a OndeRock ha parlato della propria carriera, ma anche del proliferare di talent show nel piccolo schermo. Sul meccanismo dei talent che hanno visto nel corso degli anni lanciare diversi talenti nella musica italiana, gli Eli hanno le idee chiare: “il problema più che il successo improvviso è la ricerca del successo e non la voglia di inventarti qualcosa di interessante, di creare. Ci si scorda ormai metodicamente che si parla di arte, non di vendere frutta. Si parla sempre e solo di marketing, e quindi, detto questo, poi viene tutto il resto, nel senso che se un giovane va a fare “Amici” o “X Factor”, il suo obiettivo non è quello di intraprendere una carriera artistica, ma è quello di vincere il programma”. Ma non finisce qui, la band reputa assurdo che ragazzi giovanissimi propongano delle canzoni dallo stile vecchissimo, senza rischiare nulla!