Vincenzo Mollica, giornalista di spettacolo del Tg1, è ormai una vera e propria istituzionalità nonché simbolo del Festival di Sanremo. Nonostante la sua malattia, il Parkinson, Mollica non rinuncia ad esserci e ad intervistare i suoi protagonisti prima dell’inizio di ogni serata, nonostante non sono mancati i commenti di alcuni spettatori che si sono detti “distratti” dall’ormai evidente tremore delle mani. In una recente intervista rilasciata a Fabio Fazio a Che Tempo Che Fa, Mollica ha raccontato un particolare aneddoto che vede protagonista il noto conduttore Mike Bongiorno. “Una volta Mike disse che io avrei dovuto condurre un festival, prima o poi. La cosa non mi è mai passata per la testa e mai mi passerà. – ha dichiarato Mollica in studio – Dovette ricredersi, perché una volta mi disse ‘Ma tu fai collegamento in blue jeans e maglione? Così non presenterai mai il festival’”. (Aggiornamento di Anna Montesano)
A Sanremo nonostante la malattia
La malattia di Vincenzo Mollica non è un mistero fin da quando il giornalista ha deciso di parlare della patologia degenerativa che lo ha colpito agli occhi. Risale ormai a quattro anni fa la scoperta che sarebbe diventato sempre più problematico riuscire a vedere in modo nitido. Chi all’epoca gli ha data tanta fiducia e forza è lo scrittore Andrea Camilleri, visto che soffrono entrambi della stessa malattia. Anzi, il coraggio e la determinazione del noto scrittore italiano hanno dato a Mollica quella spinta necessaria per iniziare a scrivere il suo libro di aforismi, dal titolo “Scritto a mani pensato a piedi“, che ha dettato grazie all’assistente virtuale Siri. Diversi mesi prima che Mollica parlasse della sua patologia, i fan hanno iniziato a preoccuparsi per le sue condizioni di salute a causa di un tremore alle mani, fin troppo evidente durante il suo secondo appuntamento del Festival di Sanremo di due anni fa. In quell’occasione il giornalista stava intervistando Giorgia e Carlo Conti, ma i telespettatori hanno preferito non concentrarsi sulle domande ai due vip, quanto a quella mano tremolante che ha subito fatto pensare al Parkinson. In realtà non ci sono notizie in merito, anche se è stato evidente il grande affetto che il pubblico ha voluto manifestare al gande giornalista, volto storico di Sanremo fin da quell’81 in cui entra per la prima volta a far parte della redazione del Tg1.
Vincenzo Mollica inviato del Tg1 a Sanremo dal 1981
“Fino a 62 anni coltivo l’arte di non vedere“, dice Vincenzo Mollica con ironia per descrivere la malattia che lo ha colpito agli occhi. Da quel momento in poi una sorta di nebbia, che non l’ha comunque bloccato nella scrittura. “Man mano che perdevo la vista mi si restringeva anche la scrittura“, continua poi in una lunga intervista a Che tempo che fa dello scorso dicembre. Da lì l’idea di ritornare un po’ bambino e realizzare degli aforismi che adorava durante l’infanzia. Nonostante la patologia, Mollica continua a lavorare per la Rai e sfodera una forte capacità di parlare di quanto gli sta succedendo senza austerità e vittimismo. Anzi, parla della sua nuova condizione paragonandosi ad Omero, natura che si è ritrovato ad assumere per “mancanza di diottria“. Da Jack Nicholson a Lady Gaga, da Sofia Loren a molte altre personalità dello spettacolo internazionale, Mollica è riuscito ad intervistare diversi vip e diventarne persino amico. Grazie a quegli incontri che hanno sempre messo in primo piano la sua cortesia, la grande capacità di mettere a suo agio chiunque. Una vita e professione ricca di aneddoti, come quella volta che si è ritrovato fra Enzo Biagi e Indro Montanelli in un periodo in cui entrambi erano in conflitto. Diventa così intermediario involontario, portavoce di alcune frecciate che si sono rivolte entrambe. 39 Sanremo all’attivo per un cronista che è riuscito a battere i record finora ottenuti dai presentatori, come lo storico Pippo Baudo. Nei ricordi di Mollica spunta anche quella volta in cui Mike Bongiorno gli ha suggerito di condurre la kermesse canora, rimproverandolo però per quei jeans e maglione scelti per il look da inviato. Clicca qui per rivedere il video con l’intervista a Vincenzo Mollica.
Il suo alter ego Vincenzo Paperica
Torna Sanremo 2019 e immancabile anche il balconcino di Vincenzo Mollica, la struttura che il giornalista del Tg1 ha voluto realizzare diversi anni fa per intervistare i tanti protagonisti della kermesse. Un lavoro che lo ha impegnato molto e che gli ha dato allo stesso tempo la possibilità di conoscere diversi volti noti del cinema e della musica. Un incontro che ha sempre lasciato dei cari ricordi ad entrambe le parti in causa e che oggi rivivono grazie ai racconti di Mollica. E dato che a sensibilità contrappone una forte ironia e leggerezza, l’inviato non ha mai parlato della sua patologia agli occhi con tono grave. Anche se al settimanale Oggi ha confidato persino di aver già rivelato le sue ultime volontà alla famiglia, soprattutto alla moglie Rosa Maria che lo ha accompagnato nella vita e nella professione. Mollica fa un salto in avanti verso il giorno della sua morte e dedica un pensiero alla sua lapide, in cui vorrebbe fosse apposta un’immagine di Vincenzo Paperica, il famoso cronista dei fumetti della Disney, spuntato come alter ego proprio del giornalista. Nato nel’84 grazie al disegnatore Andrea Pazienza, Mollica si trasforma così in versione papero per fare la sua apparizione ufficiale sulle tavole Disney negli anni Novanta, quando scrive “Paperino Oscar del centenario” con disegni di Cavezzano. Lo stesso papero che vorrebbe venisse citato sull’epigrafe della sua lapide: “Qui giace Vincenzo Mollica Paperica, che tra gli umani fu Mollica“, dice infatti il giornalista.