Il sostituto procuratore Francesco Carlo Milanesi ha respinto la richiesta di nuovi accertamenti presentata dalla difesa di Fabrizio Pasini, condannato per l’omicidio di Manuela Bailo. Non sarebbero accertamenti utili, spiega Il Giorno, per questo ha rigettato la richiesta di integrazione alla relazione medico legale depositata nelle scorse settimane dall’avvocato dell’ex sindacalista della Uil, in carcere dallo scorso agosto dopo aver confessato il delitto. Per la difesa la procura non avrebbe studiato a dovere la natura dei tre tagli sulla gola della 35enne di Nave, in provincia di Brescia, uccisa a Ospitaletto nella notte del 28 luglio 2018 dall’uomo con cui aveva una relazione. Il corpo di Manuela Bailo fu trovato solo il 20 agosto all’interno della vasca per liquami di una cascina a Cremona. Lì l’assassino aveva occultato il cadavere dell’ex dipendente del Caf Uil prima di andare in vacanza in Sardegna con i figli e la moglie, che tra l’altro nelle scorse settimane ha chiesto la separazione.
OMICIDIO MANUELA BAILO, NO A NUOVA PERIZIA SU TAGLI ALLA GOLA
A distanza di mesi, la difesa di Fabrizio Pasini aveva chiesto l’autorizzazione a nuovi accertamenti tecnici da inserire accanto all’autopsia. Si chiedeva di valutare le tracce di tagli alla gola e a quando potessero risalire, quindi se Manuela Bailo fosse morta in quel momento. L’avvocato Pietro Paolo Pettenadu, il legale di Fabrizio Pasini, ha annunciato: «La Procura ha detto no agli accertamenti che avevamo richiesto sui tagli che a dire del nostro consulente potrebbero essere stati provocati da animali entrati nella cisterna dove è stato rinvenuto il corpo». Il difensore ha spiegato cosa intende fare ora: «A questo punto faremo richiesta di incidente probatorio all’ufficio gip del tribunale». Sta di fatto che dal carcere Pasini continua a negare di aver sgozzato la sua ex amante. «Quando ha letto l’esito dell’autopsia quasi non ci voleva credere», spiega il legale, come riportato da Il Giorno. «Ha ammesso la sua responsabilità e sa che dal carcere non uscirà presto, ma spera che emerga la verità: non vuole che i suoi figli pensino che abbia ucciso Manuela così», ha concluso l’avvocato. E quindi resta accusato per omicidio volontario.