«Il bilancio non è conforme, chi vota a favore è fuori», questo il messaggio del sindaco di Roma Virginia Raggi ai suoi assessori riuniti in sala delle Bandiere dopo la bocciatura del bilancio della seconda municipalizzata del Campidoglio per numero di dipendenti. Come riporta Il Messaggero, l’assessore Pinuccia Montanari potrebbe non essere l’unica a lasciare il proprio posto: in bilico c’è anche il presidente e ad di Ama Lorenzo Bagnacani. Solo il gruppo regionale si è schierato al fianco della dimissionaria Montanari: «Sono perplesso, non approvare il bilancio può determinare conseguenze preoccupanti. Comprendo la decisione dell’assessore Montanari», le parole del vicepresidente Devid Porrello. La dem Valeria Baglio è stata netta contro la giunta Movimento 5 Stelle: «È il terzo assessore in tre anni e non si approva nemmeno il bilancio». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
PD: “RAGGI FACCIA LO STESSO”
Le dimissioni dell’assessore ai rifiuti di Roma, Giuseppina Montanari, oltre a creare scompiglio al Campidoglio dopo la bocciatura del bilancio Ama, espongono l’amministrazione Raggi all’attacco delle opposizioni. A suonare la carica è in particolare il Pd, che in una nota del gruppo capitolino prende di mira proprio la sindaca:”Dovrebbe seguire con coraggio l’esempio dato dalla sua assessora. Aver messo al tappeto l’Ama è una sua decisione irresponsabile che avviene proprio nel momento cruciale delle decisioni per la chiusura del cicli dei rifiuti. Siamo all’ennesimo capitombolo di assessori e manager. Le liti all’interno del M5S lasciano ferite profonde nell’amministrazione cittadina e la prima responsabile della schizofrenia politico gestionale della macchina capitolina è Virginia Raggi. La sindaca smetta di fare due parti in commedia, si assuma le proprie responsabilità su nomine e deleghe e ammetta il fallimento, presenti quindi le sue dimissioni come massima artefice del disastro in cui versa la capitale”. A respingere questi attacchi, e in particolare le parole della stessa Montanari, che all’Ansa ha evocato il rischio di un crac di Ama, è l’assessore al Bilancio Gianni Lemmetti, il quale come riporta Repubblica ha dichiarato:”Gli allarmismi su Ama sono del tutto infondati e ingiustificati. L’azienda resterà pubblica e va verso un risanamento reale, mettendo al centro il servizio ai cittadini. Escludo categoricamente che Ama abbia bisogno di un concordato o di altre procedure concorsuali. Quando è servito abbiamo avuto il coraggio di intraprendere quella strada. Non è il caso di Ama”. (agg. di Dario D’Angelo)
LE PAROLE DELL’EX ASSESSORE MONTANARI
Le dimissioni dell’assessore ai Rifiuti del Comune di Roma, Pinuccia Montanari, dopo la bocciatura del bilancio Ama rischiano di fare da preludio ad una nuova crisi al Campidoglio. Come riportato da La Repubblica, dietro la decisione dell’amministrazione Raggi di non approvare il consuntivo della municipalizzata dei rifiuti vi sarebbe in realtà la volontà di politica di rimandare ogni risoluzione a dopo le Europee. Quali che siano le motivazioni che hanno portato la giunta Raggi a bocciare il bilancio Ama, non hanno convinto però l’assessore all’Ambiente Montanari che, sentita dall’Ansa, ha commentato:”Ritengo di fatto del tutto ingiustificata la bocciatura del bilancio che getta un’azienda che dà lavoro a oltre 11.000 romani in una situazione di precarietà che prelude a procedure fallimentari. Do la solidarietà ai lavoratori dell’azienda e a tutti quelli che si sono sforzati sino ad ora per costruire e non per distruggere”. (agg. di Dario D’Angelo)
ROMA, BOCCIATO BILANCIO AMA
Caos al Campidoglio con il bilancio Ama, la partecipata comunale dei rifiuti, bocciato dalla giunta Raggi. Unica a votare contro la decisione di bocciare il bilancio della società che si occupa della pulizia e della raccolta dei rifiuti nella Capitale è stata l’assessore all’Ambiente, Giuseppina Montanari, che vedendosi di fatto “sfiduciata” in un ambito di propria competenza ha deciso di rassegnare le sue dimissioni dall’amministrazione M5s. Come riportato dall’Huffington Post, la Montanari ha dichiarato:”Ringrazio il meraviglioso staff che ha collaborato con me per l’impegno straordinario che ha profuso nel lavorare giorno e notte per il bene della città e tutte le cittadine e cittadini di Roma che hanno intrapreso con noi questo percorso. Spero che qualcun altro possa in futuro realizzare il nostro sogno”. La Montanari, amica personale di Beppe Grillo, reduce da due esperienze da assessore nelle giunte comunali di Genova e Reggio Emilia con competenze alla sostenibilità ambientale, ha dichiarato di non poter più condividere “le azioni politiche e amministrative di questa giunta” dopo la bocciatura del bilancio Ama.
ROMA, BOCCIATO BILANCIO AMA: MONTANARI SI DIMETTE. RAGGI: “SONO STUFA”
Presente allo scontro sull’Ama consumatosi all’interno della sua stessa giunta era anche la sindaca di Roma, Virginia Raggi. La prima cittadina, stando a quanto riferito dall’Huffington Post, non ha nascosto la sua arrabbiatura per la piega presa dalla vicenda, culminata con le dimissioni dell’assessore all’Ambiente, Giuseppina Montanari. Raggi ha puntato il dito contro la gestione della partecipata comunale dei rifiuti:”Sono stufa. Sono dalla parte dei cittadini che hanno perfettamente ragione. È il momento di fare pulizia nel bilancio di Ama e soprattutto nelle strade. Su questo non accetto alcun compromesso. E non si torna indietro”. Come ricostruito dal portale diretto da Lucia Annunziata, l’estate scorsa il Campidoglio e l’Ama hanno ingaggiato uno scontro su una partita contabile da 18 milioni di euro relativa alla gestione dei servizi cimiteriali reclamata dall’azienda. A dicembre la tempesta sembrava alle spalle, con Ama che aveva approvato il bilancio 2017 data la chance di chiudere il documento contabile al netto della passività. In data odierna, però, la giunta ha ritenuto al di sotto delle aspettative la proposta di bilancio di Ama. Il rischio concreto, essendo Ama sprovvista di un documento contabile approvato, è che ora le banche rifiutino di farle credito, con una ricaduta sul pagamento delle buste paga dei dipendenti.