Atto di pignoramento nei confronti dello stato in merito alla strage di Ustica. Come riferito in queste ultime ore dai principali quotidiani online, a cominciare dal Corriere della Sera, come stabilito dalla corte d’appello di Palermo, la moglie e le tre figlie di Carlo Parrinello, una delle 81 vittime della nota strage aerea del 1980, avrebbe dovuto ricevere una somma a titolo di risarcimento pari a 1.908.909 euro, ma fino ad oggi i ministeri hanno pagato solamente 431.794 euro. Di conseguenza è stato disposto un pignoramento pari a 1.477.107 euro. Il 27 giugno di 39 anni fa un Dc9 della compagnia Itavia si inabissò nel mar Tirreno, e fra le vittime vi fu anche Parrinello, per i cui famigliari era stato disposto un risarcimento di circa due milioni di euro. Parrinello, originario di Marsala in provincia di Trapani (Sicilia), era un imprenditore agricolo, e quando morì (a 44 anni), era in grado di mantenere la moglie e le figlie.
USTICA, LO STATO NON PAGA: PIGNORAMENTO
Secondo lo stato, le vittime non saranno risarcite della somma dovuta perché lo stesso sostiene che i famigliari delle persone decedute sull’aereo percepiscono un’indennità pari a circa 1.600 euro al mese, e di conseguenza vanno tolte dal risarcimento totale tutte le somme future che gli stessi famigliari percepiranno fino a quando non compiranno 75 anni di età. Ovviamente si oppongono i legali di Panariello, gli avvocati Vanessa e Fabrizio Fallica, che sostengono invece che la sentenza non parla assolutamente di questa detrazione: «E’ una situazione imbarazzante – fanno sapere – questa posizione dell’avvocatura serve solo ad aggravare ancor di più lo stato di spese per le procedure esecutive». Gli avvocati hanno notificato un atto contro i ministeri dei trasporti e della difesa, anche a nome dei famigliari di altre tre vittime, che devono ancora ricevere dallo stato circa 2 milioni di euro.