Alta tensione a “Italia Sì” tra Il Volo e la giornalista Marinella Venegoni. Il gruppo è salito sul podio del programma condotto da Marco Liorni per rispondere alle critiche che sono arrivate per la canzone presentata al Festival di Sanremo 2019. «Ci vuole bene, c’è troppo amore» scherzano inizialmente i tre. «Sono tre ragazzi simpatici, ma sui voti ho le mie idee» replica la critica musicale. E spiega la sua posizione: «Li accuso di eccessiva aderenza ai canoni della classicità, vorrei togliervi la gabbia». Arriva la risposta di Gianluca Ginoble, che però si rivela un po’ piccata. «Non bisogna studiare per essere un critico musicale, si va a gusti personali. Quando riceviamo grandi critiche dalla stampa, il pubblico si alza in piedi». La replica non piace alla giornalista che si alza e minaccia di andarsene: «Se sono sgradita posso andare via, ci metto anche poco visto che la strada è corta. Siccome dice che è un mestiere fatto così…». Ignazio Boschetto prova a fare da pacere: «Gianluca è un ragazzo molto sensibile. Non voleva essere un’offesa, anzi è giusto che dica il suo parere».
IL VOLO, LITE A ITALIASÌ CON MARINELLA VENEGONI
Dal Festival di Sanremo le polemiche si spostano a “Italia Sì”, dove si consuma uno scontro tra Il Volo e Marinella Venegoni. «Se uno che fa il suo mestiere con grande serietà va preso in giro, allora me ne vado», dichiara la giornalista. Ma anche Piero Barone usa l’arma dell’ironia per rispondere: «A scuola ero abituato a prendere voti bassi». Interviene allora Rita Dalla Chiesa: «Voi siete gli unici, insieme a Loredana Bertè, ad avere una standing ovation pazzesca. E questo vuol dire che il pubblico è dalla vostra parte». Di diverso avviso è Mauro Coruzzi (Platinette): «Ma un critico musicale può avere delle perplessità». Gianluca Ginoble prova allora a spiegare la sua reazione: «A volte c’è un accanimento esagerato nei nostri confronti. A volte leggiamo delle cose e ci restiamo male». La critica della giornalista nasce dal fatto che pensa possano togliersi quella “gabbia del classico”. «Ci dicono che siamo un po’ vecchi, e lo capisco». Poi arrivano le scuse: «Ho esagerato, vi chiedo scusa. Rispetto il tuo lavoro, davvero». Ma quando la situazione sembra tornata alla normalità arriva un’altra battuta di Piero Barone: «Uno non vuole mancare di modestia, ma questa musica ci piace, e ci piace cantare, però se cantare questa musica mi porta davanti al Papa io la canto per tutta la vita».