Una rissa in tv, come ce ne sono tante e come spesso vengono “indotte” dagli stessi autori invitando certi personaggi potenzialmente esplosivi: eppure quanto andato in onda ieri sera a Cartabianca tra Mario Giordano e Gino Strada, seppure nel contenuto non sia “niente di che”, può rappresentare un piccolo ma significativo spunto di riflessione. Da un lato un giornalista irriverente, anti-sistema, ultimamente più “vicino” ai temi gialloverdi e dall’eloquio molto spesso “polemico e anti-casta”; dall’altro un uomo considerato il “padre” delle ong italiane, medico che ha salvato migliaia di persone in Africa (e non solo), autentico guru dello star system italiano grazie all’importante opera benefica di Emergency. Bene, il primo viene sempre additato (come Belpietro, Feltri, Sgarbi, a volte anche Travaglio e Gomez) alla stregua di giornalista “polemizzatore” e quindi, per natura, attaccabile e contestabile. L’altro invece, offendendo stavolta molto più del suo interlocutore (e in maniera irrispettosa) non il contenuto della posizione di Giordano ma la sua stessa persona, facendo addirittura un molto infantile “verso”, viene santificato come eroe e “castigatore” del giornalista fastidioso. Ecco su questo il “caso” Gino Strada può avere senso occuparsene: per il resto, scusate la franchezza, ne abbiamo viste di liti in tv ben più succulente e divertenti di questa.
LO SCAMBIO E LA “BATTUTACCIA” FINALE
Al netto della diversità di “ricezione” della lite tra Strada e Giordano a Cartabianca, i fatti occorre sempre ricordarli: il fondatore di Emergency non sa minimamente chi sia il suo interlocutore o almeno è quello che lascia intendere quando sul tema migranti e ong inizia a sbottare «Ma dove l’avete trovato questo?», rivolgendosi alla conduttrice Bianca Berlinguer. «Non l’hai mai visto? È uno dei nostri giornalisti, è spesso ospite..» replica la giornalista, eppure Gino Strada continua per la sua strada e quando Giordano afferma «In Italia c’è già una situazione drammatica. Non si può risolvere il problema dell’Africa facendo venire tutti qua» allora sbotta definitivamente. «Esca dalla propaganda. Chi cazzo ve l’ha detto che gli africani vogliono venire qua? Che idea si è fatto dell’Africa? La migrazione è un valore. Se uno chiede aiuto è criminoso e disumano non darglielo. Quante vite perdiamo in fondo al mare per questa ottusità mentale?». Non solo, alla pronta replica di Giordano, il medico padre della ong Emergency inizia a fare il “verso” ripetendo la voce acuta del giornalista collegato: «Bravo, faccia l’imitazione come Sgarbi, si è ridotto al suo livello», replica stizzito il giornalista della Verità. Da ultimo poi, quando Giordano prova a dire che le ong hanno un effetto calamita per i migranti nel Mediterraneo, Gino Strada “sblocca” del tutto «Cioè, la cosa più umana che si può fare è impedire alle ong di salvare delle persone. Vada alla guardia psichiatrica, uno che ragiona come lei deve andarci, mi creda». Però se si osserva la reazione sui social (e non solo) il “quello bravo” è Strada: ma quindi ci chiediamo, quale è il criterio per decidere quando uno fa bene ad insultare e un altro invece fa male?