Legge di Bilancio bocciata in Parlamento, elezioni anticipate in Spagna: è caduto il governo del premier socialista Pedro Sanchez, che questa mattina ha annunciato il ritorno al voto il prossimo 28 aprile 2019. A vuoto i tentativi di trovare un accordo dopo la rottura con gli indipendentisti catalani, con Sanchez ha commentato nella dichiarazione istituzionale dal Palazzo della Moncloa: «Il governo si è scontrato con il rifiuto della Finanziaria più sociale del nostro Paese. La scelta era quella di continuare a governare con una legge di bilancio che non è nostra e non risponde alle esigenze sociali della Spagna, oppure concentrare gli sforzi nelle grandi trasformazioni che vogliamo: tra il non fare niente o convocare le urne e dare la parola al popolo, ho scelto la seconda opzione». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
UFFICIALE, ELEZIONI ANTICIPATE IN SPAGNA
Non era “obbligato” come passo ma il Premier Sanchez ha deciso comunque di prendere la strada del voto anticipato dopo che si è reso conto di non aver più la garanzia di un Governo seppur di minoranza come quello in carica dallo scorso 2 giugno dopo la mozione di censura contro l’ex premier Rajoy. «Annuncio elezioni generali anticipate in Spagna per il prossimo 28 aprile»: lo ha spiegato il Premier Sanchez ai suoi Ministri nel CdM straordinario convocato per questa mattina, con il simpatico commento al vetriolo di un deputato catalano intercettato da El Pais «Il refrain è infallibile: in Spagna è la Catalogna che mette e leva i governi. È accaduto con Rajoy, sarà lo stesso per Sánchez». Crolla così in pochi mesi il Governo Psoe, dopo il mancato appoggio alla Finanziaria dei partiti indipendentisti che hanno votato con il Centrodestra e le destre. Sanchez ha deciso così di evitare la sovrapposizione le Elezioni Politiche con le Europee del 26 maggio, visto che in quella data già si terranno alcuni rinnovi dei Municipi e le Amministrative in 13 regioni spagnole. (agg. di Niccolò Magnani)
CROLLO SANCHEZ IN POCHI MESI
L’ufficialità delle elezioni anticipate in Spagna è sempre più vicina: dopo la bocciatura della legge di bilancio presentata dal Governo Psoe, il premier Pedro Sanchez è rimasto senza maggioranza. A fare andare sotto l’esecutivo sono stati indipendentisti e Centrodestra, ma una delle cause principali di questa caduta è la Catalogna: gli indipendentisti si sono vendicati in questo modo con il premier per il rifiuto negoziare l’autodeterminazione di Catalogna e provare a modificare i termini del processo contro i leader secessionisti, nonchè l’ipotesi di un nuovo referendum per l’indipendenza. L’annuncio del ritorno alle urne per il popolo spagnolo è atteso per domani, venerdì 15 febbraio 2019, ma la stampa madrilena non esclude novità già nel corso delle prossime ore: secondo una prima stima, la consultazione elettorale dovrebbe tenersi a fine aprile.
ELEZIONI ANTICIPATE SPAGNA: BUFERA A MADRID
La Stampa sottolinea che il premier Sanchez non è costretto ad anticipare la scadenza della legislatura, è possibile infatti prorogare la legge di bilancio del governo Rayoj, e questa ipotesi è ben vista dagli stessi indipendentisti: in caso di elezioni e di destra al governo, si teme la vendetta contro “i golpisti della Generalitat”. Attesi aggiornamenti nelle prossime ore su quanto accadrà in Spagna, con il leader dei Popolari che non ha dubbi: «Elezioni quanto prima per frenare il degrado economico e il discredito internazionale provocato dal negoziato con i secessionisti», le parole di Pablo Casado riportato da Quotidiano. Questa la reazione di Ciudadanos: «In Spagna non può continuare ad agonizzare una legislatura nata morta. Bisogna andare alle urne».