La storia di Shamina, giovane 19enne britannica, sta facendo il giro del mondo. La ragazza, originaria della Gran Bretagna, quattro anni fa aveva deciso di unirsi all’Isis ed aveva lasciato il suo Paese per vivere in Siria. Qui aveva avuto due bambini, entrambi morti per malnutrizione e malattia ed ora attende il terzo. E’ lui il motivo per il quale intende tornare “a casa”. Vorrebbe che il piccolo che porta in grembo (è al nono mese di gravidanza) potesse almeno lui avere un futuro, a dispetto dei suoi due fratellini. “Farò tutto il necessario per poter rientrare e vivere tranquillamente con il mio bambino”, ha fatto sapere in una intervista al Times. Aveva appena 16 anni quando decise di lasciare la Gran Bretagna e con lei altre due ragazzine sue coetanee delle quali si ignora la fine che possano aver fatto in Siria. Nonostante il suo desiderio di fare ritorno a casa, Shamina non si dice affatto pentita della sua scelta. La 19enne è fuggita dai combattimenti a Baghouz, alla frontiera irachena con il timore che anche il suo terzo figlio potesse andare incontro alla stessa drammatica sorte dei precedenti. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
19ENNE INGLESE VUOLE TORNARE A CASA
Vuole ritornare a casa la 19enne britannica Shamina Begum, scappata da Londra per unirsi all’Isis nel 2015. E’ stata la stessa militante dello Stato Islamico a raccontare il proprio desiderio al tabloid Times, dopo che il giornale ha scovato la ragazza presso il campo rifugiati di Al Hol, in Siria. Shamina ha deciso di fare rientro in Gran Bretagna non tanto perché pentita dei suoi gesti, quanto per poter far crescere il suo figlio in un ambiente sano: è al nono mese di gravidanza e ha perso i due precedenti figli per malattia e malnutrizione. «So quello che tutti nel Regno Unito pensano di me – le sue parole al Times – visto che ho letto tutto ciò che è stato scritto su di me online. Ma voglio solo tornare per il mio bambino. Farò tutto il necessario per poter rientrare e vivere tranquillamente con il mio bambino». Shamina era scappata in Siria a febbraio del 2015: «Non mi pento di essere venuta qui», precisa, aggiungendo di aver vissuto una vita normale a Raqqa dopo aver sposato un combattente olandese dell’Isis: «Era quella che volevo».
FUGGITA IN SIRIA PER L’ISIS: 19ENNE BRITANNICA VUOLE TORNARE
«Temevo che il mio bambino – ha aggiunto la britannica – che stava per nascere, morisse come gli altri due se fosse rimasto. Sono dunque fuggita dal califfato. Tutto ciò che ora voglio è rientrare in Gran Bretagna». L’accoglimento che Shamina potrebbe trovare a Londra, rischia di rovinare i suoi piani: martedì nel Regno Unito è stata infatti promulgata una legge antiterrorismo che punisce con la reclusione fino a dieci anni la permanenza in Siria di un cittadino britannico senza un valido motivo. Shamina era partita per arruolarsi presso lo Stato Islamico assieme a Kadiza Sultana e Amira Abase, all’epoca dei fatti sedicenne e quindicenne, ma non è ben chiaro quale sia la loro sorte. Al momento vi sarebbero circa 200 jihadisti britannici nella regione siriana, come aveva spiegato a gennaio il capo dell’antiterrorismo britannico, Neil Basu.