Carmina scomparsa da Hochfilzen dall’8 agosto 2017: da oltre un anno e mezzo i familiari non hanno notizie dell’infermiera in pensione. La 67enne, al momento della scomparsa, era uscita dal bar gestito dalla figlia nel distretto tirolese di Kitzbuhel e da lì in poi si sono perse le sue tracce: ha con sé la carta d’identità e il cellulare privo di scheda sim. Originiaria di Trento, Carmina Caumo nel febbraio del 2017 è stata colpita da un ictus e da quel momento ha perso la memoria, tanto da non riconoscere la figlia minore. La situazione precipitata all’improvviso nel pomeriggio di quel martedì agostano: «Ho sentito mia madre che diceva “io vado” e ho chiesto a mio figlio se era andata in camera e, poiché presa dal lavoro, non ho controllato dove fosse andata», le parole della figlia a Chi l’ha visto?. La donna si è poi recata in un albergo nelle vicinanze per chiedere aiuto: «Mi ha detto di voler tornare a casa e mi ha scritto un indirizzo di un paese italiano», le parole della titolare dell’hotel, che ha chiamato successivamente la polizia.
L’APPELLO DELLA FIGLIA A CHI L’HA VISTO?
I poliziotti non si sono resi conto delle condizioni di Carmina Caumo e l’hanno accompagnata alla stazione, lasciandola lì: questa è l’ultima volta che Carmina viene vista. «Mi hanno detto che se non si tratta di un suicidio, di un omicidio o di qualcosa di veramente grave, non permettono di visionare le telecamere che hanno sui treni», le parole della figlia a Chi l’ha visto?. Non è chiaro cosa sia accaduto a Carmina, se è salita sul treno o se è stata avvicinata da qualcuno. Questo l’appello di Ilke Caumo: «Vorrei chiedere a chiunque per caso l’avesse vista, di farci sapere qualcosa: siamo tutti in pensiero e non riusciamo a farcene una ragione. Avendo perso la memoria, non riconoscendo più il Paese, è difficile per lei capire dove e con chi si trova: chiediamo l’aiuto delle persone che avvistandola possono riconoscerla e magari aiutarla».