E’ un ricordo commosso quello del popolo del web per Giulio Brogi, morto il giorno dopo la messa in onda dell’episodio “Un diario de ‘43” de “Il commissario Montalbano” in cui ha recitato prima di spegnersi. Per il pubblico, la data della morte non è una casualità. Considerato uno dei migliori artisti italiani, per i fans, Giulio Brogi ha lasciato a scena solo dopo aver ricevuto l’ultimo applauso come fanno i grandi attori. Su Twitter, sono tanti i messaggi di cordoglio: c’è chi ricorda il fascino e lo straordinario talento di Brogi e chi spera che la Rai decida di trasmettere alcune sue produzioni come Enea. “Giulio Brogi, dopo aver ricevuto l’ultimo applauso in Montalbano è uscito di scena. L’Eneide televisiva me lo fece conoscere: grande!”, scrive una signora. “Un altro Grande Attore da non dimenticare, @RaiUno dovrebbe riproporre 2 produzioni che lo vedono come interprete principale: Eneide e Gamma, quando la tv sfornava dei prodotti di grande qualità!”, aggiunge un’altra. Cliccate qui per leggere tutto (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
L’antidivo del cinema italiano
Con Giulio Brogi se ne va uno degli artisti più poliedrici del mondo dello spettacolo italiano. Attore di teatro, televisione e cinema, conquistò tutti con il suo fascino e il suo carattere schivo e riservato. All’immagine del bello e impossibile ha sempre preferito quella di un serio professionista, capace di lavorare senza alcun tipo di problema con i registi più importanti. Tra gli ultimi sui lavori spicca anche 1993, la seconda stagione della celebre serie prodotta sull’Italia del post Mani Pulite dove interpretava Alberto Muratori, giornalista e padre biologico di Leonardo Notte, il personaggio interpretato da Stefano Accorsi. Secondo quanto scrive il Corriere del Veneto, Giulio Brogi avrà anche un ruolo nella nuova stagione ovvero 1994. Sarà, dunque, un ruolo postumo per l’attore scomparso improvvisamente, il giorno dopo la messa in onda de Il commissario Montalbano dove, nell’episodio “Un diario del ‘43” ha interpretato l’anziano frate Carlo Colussi (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
Lavorò con i grandi del cinema
Verona e Roma sono state le città che maggiormente hanno accolto Giulio Brogi, attore morto oggi all’età di 83 anni. Giulio veniva da una famiglia di artisti, anche il fratello e la sorella erano attori e proprio la sorella Fiorenza è stata colei che diede la notizia. Negli ultimi anni Brogi, si era allontanato dalla scena dello spettacolo sebbene continuasse a fare qualche comparsa e il suo ultimo lavoro risale a quest’estate quando recitò davanti a un grande pubblico nel teatro all’aperto che lui realizzò nel bosco vicino alla sua casa sulle colline della Valpolicella. Lui lavorò con i più importanti registi della storia del cinema odierno e passato: Taviani, Sorrentino, Cavani, Olmi e Bellocchio. Ma il suo ruolo d’esordio fu quello di Enea, interpretato nel 1991 per l’Eneide di Franco Rossi. (Agg. Camilla Catalano)
Ha recitato in Montalbano e La Grande Bellezza
Si è spento oggi, nel tardo pomeriggio, a Negrar (Verona) l’attore Giulio Brogi. Aveva 83 anni, era nato a Verona il 13 maggio 1935. A dare la notizia della sua morte è stata la sorella Fiorenza, anche lei attrice come Giulio e l’altra sorella Giulia, scomparsa nel 2009. Tanti i film che l’hanno visto tra gli interpreti, film anche diretti da grandi autori italiani, molti anche gli spettacoli teatrali che l’hanno visto protagonista. Soltanto ieri, il pubblico ha potuto rivederlo su Rai1 ne Il commissario Montalbano, un diario del ’43. Giulio Brogi si fece conoscere dal pubblico grazie all’interpretazione di Enea nella storica Eneide del ’71 di Franco Rossi. Di recente è stato nel cast della serie di Sky “1994”, nel ruolo di Muratori amico del padre di Stefano Accorsi e, ancor prima, lo abbiamo visto nella stagione precedente “1993”.
Giulio Brogi, da Enea a La Grande Bellezza di Sorrentino
Giulio Brogi ha avuto molte esperienze nel mondo del cinema e del teatro. L’attore ha frequentato il Piccolo Teatro di Milano e gli Stabili di Genova, Trieste e Torino, interpretando i classici. Ha recitato sotto la direzione di grandi registi, quali Strehler, Squarzina, Zeffirelli, Trionfo, Missiroli, Carriglio. Ma il vero e proprio debutto sul grande schermo è arrivato nel 1967 con I sovversivi dei Fratelli Taviani. Da qui l’inizio di una carriera che l’avrebbe poi portato a lavorare con i più importanti registi, da Liliana Cavani a Ermanno Olmi, e ancora Taviani, Theo Angelopulos e Marco Bellocchio. Fino ad arrivare a Paolo Sorrentino per il quale recitò ne La grande bellezza, film poi divenuto premio Oscar.